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Dardi: «Col coronavirus non si scherza, nel Forlivese 154 ricoverati e 29 in terapia intensiva»

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In questi giorni in cui ‘Stiamo in casa’ ho approfittato per una telefonata con un amico di vecchia data, ci sentiamo per messaggi, ma era ora di sentirci al telefono..tra un “come stai” e l’altro, mi dice che un nostro comune amico, un medico, ha contratto il virus ed è stato ricoverato in terapia intensiva, oggi pare stare meglio, adesso riesce a stare senza ossigeno per più di una ora… qualche mese fa avevamo passato una bella giornata qui a Modigliana ricordando le vicende umane e politiche che ci hanno uniti per tanto tempo. Poi altra telefonata e la notizia di un altro amico, anche lui medico, ed anche lui colpito dal virus, in forma più lieve…oggi sta meglio, stanno meglio entrambi e spero di poterli rivedere presto” spiega in un post di Facebook il sindaco di Modigliana Jader Dardi.

Ieri – continua – però non avevo voglia di fare la solita comunicazione, anche se non li vedo da tempo, ho sentito il bisogno di ringraziare queste due persone per il loro lavoro ed ho sentito che mi mancavano…, ma sono forti e spero che tornino presto al loro lavoro. Con questo virus non si scherza, bisogna averne paura… Dobbiamo essere consapevoli che ci vorrà del tempo per pensare di potere tornare a come eravamo prima e dovremo usare tutte le cautele del caso. Alcuni dati: nella Provincia di Forlì-Cesena si sono registrati altri nuovi contagi, sono attualmente 500 nell’ambito di Forlì e 398 nel cesenate. Sono 154 le persone ricoverate in ospedale e 29 i ricoverati in terapia intensiva, 715 in isolamento domiciliare. Voglio segnalare il numero dei guariti, 67, aumentati in questi ultimi giorni, resta purtroppo alto il numero dei deceduti arrivati a 44 su tutto il territorio della Provincia“.

Ho accolto con favore la disponibilità dei componenti la “vecchia” Consulta giovani di donare una parte delle somme che avevano raccolto nelle iniziative che hanno realizzato, in favore dell’acquisto di presidi e attrezzature sanitarie da mettere a disposizione dell’Ospedale di Faenza e delle nostre strutture sanitarie. A loro e alle Associazioni che hanno promosso la raccolta di fondi per acquisto di materiali di protezione sanitaria, va il mio più sincero ringraziamento” conclude Jader Dardi.