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Coronavirus 27 aprile: due decessi a Forlì

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Ultimo aggiornamento:

Il bollettino della Prefettura diramato oggi segnala due decessi avvenuti a Forlì (una 85enne e un 72enne che erano ricoverati, con patologie pregresse, al Morgagni-Pierantoni.
Sono 24.662 i casi positivi in Emilia-Romagna, 212 in più rispetto a ieri. Sono 283 le nuove guarigioni per un totale di 9.006. Ancora in calo i casi attivi: -116. Quelli lievi in isolamento a domicilio sono 8.498 (-79).

I nuovi decessi riguardano 12 residenti in provincia di Bologna (nessuno nell’imolese), 10 residenti nella provincia di Piacenza, 7 in quella di Parma, 5 in quella di Ferrara, 5 nella provincia di Forlì-Cesena (due decessi nel forlivese), 4 in quella di Reggio Emilia, 2 in quella di Modena. Nessun nuovo decesso nella provincia di Rimini, in quella di Ravenna e da fuori regione.

I casi di positività sul territorio sono così distribuiti: 4.585 a Reggio Emilia (8 in più), 3.827 a Bologna (34 in più) + 364 le positività registrate a Imola (1 in più), 3.826 a Piacenza (75 in più rispetto a ieri), 3.578 a Modena (16 in più), 3.112 a Parma (39 in più), 1.953 a Rimini (16 in più), 877 a Forlì (9 in più), 665 a Cesena (9 in più), 970 a Ravenna (1in più), 905 a Ferrara (4 in più).

A Forlì i casi sono poco più di 370. Questi i dati degli altri Comuni dell’Unione dei Comuni che comprendono anche i numeri dei guariti. A Meldola 57 (8 ricoverati di cui 1 in Terapia Intensiva, 49 in isolamento), Bertinoro 57 (8 ricoverati di cui 1 in terapia intensiva), Forlimpopoli 50, Rocca San Casciano 27 (24 in isolamento domiciliare, 3 ricoverati), Predappio 17, Castrocaro 11, Civitella di Romagna 13 (8 casi positivi e 2 guariti), Dovadola 6, Galeata 2, Premilcuore 2, Santa Sofia 2.

Anche oggi – è il commento del sindaco Pier Luigi Lottivi comunico il consueto aggiornamento e per fornire alcune informazioni utili. Oggi non sono stati registrati nuovi casi di covid-19 a Rocca San Casciano, rimangono così stabili i dati relativi ai pazienti positivi. Oggi nella nostra Regione hanno riaperto le imprese e i distretti del settore manifatturiero la cui attività sia rivolta prevalentemente all’export e le aziende del comparto costruzioni per i soli cantieri di opere pubbliche su dissesto idrogeologico, edilizia scolastica, edilizia residenziale pubblica e penitenziaria, purché in condizione di rispettare i protocolli sulla sicurezza. Infine, per ciò che concerne le disposizioni che entreranno in vigore da lunedì prossimo – 4 maggio – non mancherò di illustrarvele non appena avremmo a disposizione anche la nuova ordinanza della Regione Emilia-Romagna. Solo così Vi potrò fornire un quadro chiaro ed esaustivo senza creare confusione“.

Anche oggi – annuncia il sindaco di Modigliana Jader Dardigiornata non semplice, in gran parte dedicata a cercare di interpretare le disposizioni annunciate ieri sera nell’intervista del Presidente del Consiglio. Siamo tutti consapevoli del pericolo rappresentato dalla epidemia Coronavirus, dei danni enormi che ha causato in termini di vite umane, di emergenza sanitaria, ma anche in termini sociali ed economici. Modigliana fortunatamente è stata, fino ad ora, toccata in modo marginale, ma nessun territorio è esente dal virus, dobbiamo esserne tutti consapevoli, per questo dobbiamo mantenere e adottare le accortezze necessarie per prevenire ed evitare i contatti a rischio. Dobbiamo acquisirlo come metodo nei nostri comportamenti.
Le imprese che a Modigliana e in gran parte della Regione hanno riaperto, lo hanno fatto sulla base di protocolli di sicurezza che debbono valere per la grande e la piccola impresa, per questo dalla intervista di ieri sera mi aspettavo di più e voglio dividere il mio giudizio in due parti. Sulla questione manifatture e cantieri, molto bene. Sulla questione scuole, infanzia, turismo e artigianato, molto male. Restano irrisolti i temi delle famiglie, dei bambini, dell’artigianato di servizio. Perfino la gestione dei giardini deve potere essere regolamentato, ma come riusciamo a farlo in un piccolo Comune, come possiamo garantire l’accesso ed “evitare” contatto fra i bambini che al pari e più degli adulti oggi hanno bisogno di potere tornare al gioco. Come affrontiamo la vita nelle famiglie coi genitori che tornano al lavoro e i bambini sono a casa da scuola? Non sarà facile affrontare la riorganizzazione delle aperture di qui al 4 maggio, stiamo seguendo con grande attenzione le azioni avviate dal Presidente della Regione e dal Sindaco di Ravenna, Presidente delle Province, che hanno sollevato queste tematiche al confronto col Governo.
Sui dati Coronavirus un aggiornamento che conferma nella Provincia di Forlì-Cesena la tendenza in atto da diversi giorni. Sono salite a 140 il totale delle persone decedute, sono 595 le persone guarite. I ricoverati in ospedale 124 sono oggi, 2 in meno rispetto a ieri. Ancora 12 le persone in terapia intensiva, 2 in metro rispetto a ieri mentre sono 679 ,otto in meno rispetto a ieri, le persone in isolamento domiciliare”.