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Riprendono con i “Violini d’autore” le mostre forlivesi di Arte al Monte

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Ultimo aggiornamento:

Arte al Monte riprende la sua attività espositiva, dopo una settimana di chiusura forzata, nel rispetto delle indicazioni del DPCM del primo marzo, ovvero garantendo “modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.

Per questa ragione la mostra di Ezia Di Labio aprirà sabato 7 marzo, a partire dalle ore 16,00, senza la consueta vernice con le autorità delle 11,00 del mattino. La mostra rimarrà quindi aperta fino a sabato 4 aprile ai consueti orari, cioè dal martedì al venerdì dalle 16,00 alle 19,00 e nei week end dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00 ad ingresso libero.
Ezia Di Labio si è appassionata al mestiere del liutaio frequentando la bottega del Maestro Otello Bignami a Bologna, da cui si recava per curare il suo violino, sotto la cui guida ha svolto un percorso formativo durato 4 anni.

I suoi strumenti sono creati interamente a mano, scegliendo accuratamente i legni e seguendone la lenta stagionatura. La forma e le finiture delle superfici sono tipiche della tradizione bolognese, appresa dal suo maestro. Nel 2000 è nato il progetto “Violini d’Autore”, con l’intento di innovare la centenaria e immutata estetica del violino mantenendo un’elevata qualità sonora e funzionale. La liutaia ha così invitato grandi esponenti dell’arte italiana contemporanea a decorare gli strumenti come una tela da dipingere. Gli artisti invitati a intervenire liberamente sul violino, provenienti dalle più diverse discipline, si sono espressi con la loro identità creativa, realizzando uno strumento unico e prezioso, che ha in sé il poeta, il pittore, l’attore, il compositore, lo scrittore, lo scenografo, lo storico dell’arte, il cantante e molti altri ancora: lo strumento classico è stato trasformato in opera d’arte, senza cambiarne forma né suono.
Il progetto ha avuto grande successo e queste opere d’arte sono ora esposte in tutto il mondo.