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Messico, incredibile scoperta sulla spiaggia: ma di che creatura si tratta?

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La notizia è di oggi, e non è passata inosservata nonostante le priorità mondiali siano – giustamente – concentrate su questioni ben più urgenti. Ma il ritrovamento di questa mattina non può lasciare indifferenti. Sulle spiagge sudamericane infatti, e non si tratta della prima volta, è stata rinvenuta una creatura di difficile collocazione zoologica. La foto dell’animale sta facendo in queste ore il giro del web, ma è veramente difficile capire a quale gruppo possa appartenere. Di certo, si tratta di un animale marino. Un po’ troppo poco però per riuscire ad identificarlo concretamente.

L’episodio è accaduto in Messico, e l’animale – le cui dimensioni sembrano essere tutt’altro che contenute – appare a prima vista un misto tra altre specie conosciute. In particolare, la parte superiore del corpo è assimilabile a quella di un delfino, vista la grandezza e la fisionomia del muso. La parte inferiore, per il tipo di pinna e per come si snoda più in generale, ricorda invece quelle delle anguille. Di certo, c’è soltanto lo sconcerto da cui sono stati colti coloro che hanno ritrovato il cadavere ormai privo di vita.

Scoperta una strana creatura: da dove viene?

La strana conformazione dell’animale ha portato tutti a porsi una domanda, immediata: da dove proviene un esemplare simile? Nella bocca, le fauci si alternano ai denti. Mentre la testa è priva di occhi. E proprio questo elemento ha portato la maggior parte delle ipotesi formulate – anche dagli utenti che hanno commentato la foto sul web – verso una chiara direzione: le profondità dell’Oceano Pacifico. In questo senso, è doveroso fare una importante premessa.

Nel corso della sua evoluzione, l’uomo ha scoperto un gran numero di nozioni relativamente alla fauna (così come anche alla flora) che abita la Terra. Certamente qualche specie ancora non identificata né catalogata ancora esiste, sulla terraferma, ma si può ragionevolmente parlare di eccezioni e molto spesso di animali endemici di alcune aree specifiche, la cui diffusione è lì delimitata. Non si può fare assolutamente invece lo stesso discorso per quel che riguarda il vastissimo mondo marino. Se è vero che anche in quella direzione la specie umana ha compiuto passi da gigante ed ha una qual certa dimestichezza con gli animali acquatici che abitano la maggior parte delle gigantesche pozze d’acqua presenti sul pianeta, in alcuni casi non è così.

In particolare, in quelle zone in cui il dislivello con il livello della terraferma è più accentuato, possiamo dire con ragionevole certezza che l’ignoto la fa ancora da padrone. E queste aree geografiche coincidono ovviamente, per la maggior parte, con le profondità degli Oceani. In particolare i due principali presenti sul nostro pianeta: l’Atlantico ed il Pacifico. In sostanza, quelle profondità che per l’essere umano restano veramente complesse anche solo da raggiungere in fase di esplorazione, sono senza dubbio abitate da creature della cui esistenza la nostra specie è totalmente all’oscuro. Ed in più occasioni nel corso dei decenni si sono verificati avvistamenti di esseri mai visti prima, anche soltanto fugaci.

Messico, e se invece fosse un fake?

Che quella ritrovata in Messico sia proprio una di queste creature, resta un’ipotesi plausibile. Avvalorata dal fatto che, come detto, l’animale non presentava gli occhi sulla testa e quindi potrebbe provenire da profondità alle quali la luce del sole non filtra, e l’apparato visivo si rende in questo modo non necessario. Tutto porta all’area di Puerto Vallarta, come principale ipotesi di provenienza: un luogo che infatti, seguendo il ragionamento effettuato, si sviluppa sotto il livello del mare per più di mille metri.

Ma sul web hanno iniziato a scatenarsi anche, dall’altra parte, teorie contrastanti. E che anzi vorrebbero nell’immagine diffusa questa mattina un clamoroso fake, realizzato solamente per ottenere visibilità. Nessuno infatti aveva mai visto una creatura del genere sulla costa messicana, e la fonte delle immagini è tutta da verificare. Probabilmente avremo nuove interessanti notizie, o incredibili smentite, nei prossimi giorni.

Fonte: kontrokultura.it