Unieuro Forlì – Pompea Mantova: 87-77

Unieuro Forlì: Marini 34 (9/13, 4/7), Giachetti 16 (4/7, 1/3), Rush 13 (5/6, 0/3), Bruttini 8 (4/6), Ndoja 6 (1/3, 1/6), Watson 5 (1/2, 1/4), Benvenuti 2 (0/2, 0/1), Petrovic 2 (1/2, 0/1), Oxilia 1 (0/1), Campori, Cinti, Zambianchi. All. Dell’Agnello.
Tiri liberi: 16/24. Rimbalzi: 32 (13+19). Assist: 12.
Pompea Mantova: Clarke 22 (4/9, 3/5), Ghersetti 15 (5/8, 1/4), Visconti 14 (2/3, 3/6), Lawson 12 (6/7, 0/6), Raspino 6 (3/3, 0/2), Ferrara 4 (2/2), Maspero 3 (0/1, 1/2), Poggi 1, Epifani, Colussa, Sarto, Vigori. All.: Finelli.
Tiri liberi: 9/11. Rimbalzi: 31 (8+23). Assist: 12.
Parziali: 22-18, 28-17, 18-30, 19-12.

La ventesima giornata di campionato metteva di fronte la sorprendente Pompea Mantova di coach Alessandro Finelli all’Unieuro Forlì chiamata ad una prova di forza che le consentisse di mettere in chiaro le gerarchie del girone. Ebbene questa prova di forza da parte dei biancorossi non si è fatta attendere: la squadra di Dell’Agnello ha tenuto sotto gli 80 punti realizzati i lombardi segnandone quasi 90 alla miglior difesa del campionato e controllando per larghi tratti la gara dal punto di vista del ritmo.

Già dai primi minuti Forlì è parsa in grado di imporre il proprio piano partita fatto di una grande applicazione difensiva di squadra e di condivisione della palla in attacco. Il 3 a 0 iniziale con cui gli ospiti si presentano non spaventano i biancorossi che rispondono alla conclusione di Visconti con Marini. La gara resta equilibrata e l’Unieuro trova il primo vantaggio poco dopo sul 6 a 5 con Watson che brucia la retina da lontano. Il regista americano, importantissimo in questo inizio di gara, segnerà i suoi unici 5 punti del mach nel primo quarto risultando però decisivo per la vittoria dei suoi nella metà campo difensiva. A Benvenuti vengono prematuramente fischiati 2 falli che faranno uscire dalla partita il lungo di Dell’Agnello. Visconti riporta ancora avanti i suoi con una conclusione da dietro l’arco alla quale risponde Claudio Ndoja che con un gioco da tre punti ridà il +1 ai padroni di casa.

Spinta dall’euforia la squadra del presidente Nicosanti scappa sul +6 ma gli uomini di Finelli accorciano il disavanzo a soli 4 punti quando suona la prima sirena grazie a Clarke, autore di 7 punti nella prima frazione che termina 22 a 18. Sulla gara, come sempre, si nota l’ottimo impatto di Bruttini e Giachetti che si contrappone all’assenza ingiustificata del grande ex Kenny Lawson che comincia la partita con uno 0 su 4.

Ad inizio del secondo parziale Forlì tenta la fuga decisiva sempre poggiando le proprie possibilità su una grande difesa e sorretta in attacco da uno scintillante Marini che chiuderà il primo tempo con 14 punti personali e un buonissimo impatto anche nella metà campo difensiva. Mantova rientra, almeno inizialmente, fino al -2 ma è Giachetti ad accendere la luce per i suoi e a ricostruire il vantaggio di 15 punti con cui i padroni di casa andranno all’intervallo lungo sul 50 a 35. Quando all’intervallo mancano ancora 3 minuti e 40 secondi si iscrive alla gara anche Kenny Lawson che trova i primi due punti della sua partita. Forlì ha giocato un primo tempo solido in difesa e pieno di energia in cui tutti hanno portato il proprio contributo alla causa. Una menzione particolare va fatta per Erik Rush che, oltre ai 6 punti realizzati nei primi 20 minuti, ha messo in mostra una applicazione difensiva encomiabile e una capacità di produrre cose utili alla vittoria della squadra che non tutti possono garantire in questa categoria.

Al rientro dall’intervallo lungo i biancorossi spaventano i propri tifosi subendo nel parziale, che di solito li caratterizza per gli strappi che sono in grado di dare ai mach, il rientro degli ospiti che li porterà al trentesimo ad avere un vantaggio risicato di 3 punti sul 68 a 65: e pensare che il terzo quarto era iniziato con Marini e compagni in pieno controllo della situazione. L’ala abruzzese padrona incontrastata dei ventotto metri termina il terzo parziale a quota 24 e Rush insieme a Giachetti contribuisce alla produzione offensiva dei suoi: i due in combinato producono 20 punti. Il terrore serpeggia sugli spalti quando Tommaso Oxilia è costretto ad abbandonare temporaneamente il campo per un contatto di gioco fortuito. Il pubblico forlivese tira un sospiro di sollievo quando lo vede rientrare a disposizione del proprio allenatore poco dopo. Gli ospiti però non mollano e rientrano definitivamente in un incontro importantissimo grazie ad una prestazione moster di Clarke al quale si aggiungono anche Lawson, Ghersetti e Visconti. Nel parziale finale Forlì non abbandona la retta via e continua a mettere in campo ottime trame offensive e applicazione difensiva di buonissimo livello. Rush, Marini e Giachetti continuano a rappresentare i fari offensivi dei padroni di casa e dopo averlo ampiamente sfiorato l’Unieuro ritrova un vantaggio rassicurante in doppia cifra ad 1 minuto e 42 secondi dalla sirena finale , disavanzo che non verrà più ritoccato fino al termine: il mach termina 87 a 77. Ora la vetta della classifica e il terzo posto sono equidistanti. Forlì raccoglie quanto agognato alla vigilia e si prepara alla difficile trasferta di Caserta.

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Diplomato al liceo Fulcieri Paolucci de Calboli di Forlì, nel lontano 1997, intraprende gli studi di Scienze dell'Informazione di Cesena in cui consegue la Laurea nel marzo del 2002. Dopo varie esperienze lavorative nel ramo dell'informatica presta la sua opera come programmatore all'interno del servizio informatico dell'Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (I.R.S.T.) S.r.l. La sua vita senza la musica, lo sport e la ginnastica sarebbe stata monotona ma... Dicono di lui: "Chiedetelo agli altri...". Dice di lui: "Ciò che non ti uccide ti fortifica... Tutte cazzate"!

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