Unieuro Forlì – Apu Old Wild West Udine: 80-74

Unieuro Forlì: Marini 18 (3/5, 3/6), Giachetti 18 (6/8, 1/3), Rush 9 (3/5, 1/7), Ndoja 9 (3/5, 1/2), Watson jr 8 (1/5, 2/5), Benvenuti 7 (3/5, 0/1), Bruttini 7 (3/6), Oxilia 4 (1/1, 0/2), Campori, Petrovic, Kitsing n.e, Bandini n.e. All. Dell’Agnello.
Tiri da due: 23/40 (58%). Tiri da tre: 8/26 (31%). Tiri liberi: 10/12 (83%). Rimbalzi: 29 (10+19). Assist: 18.
Apu Old Wild West Udine: Beverly 23 (9/12, 0/1), Antonutti 14 (4/7, 0/2), Amato 11 (1/3, 3/8), Nobile 11 (2/2, 2/4), Gazzotti 8 (2/2, 1/1), Zilli 4 (2/2), Cromer 3 (1/7, 0/2), Penna, Jerkovic (0/1 da tre), Minisini n.e. All. Ramagli.
Tiri da due: 21/35 (60%). Tiri da tre: 6/19 (32%). Tiri liberi: 14/16 (88%). Rimbalzi: 31 (8+23). Assist: 15.
Parziali: 19-20, 17-15, 23-22, 21-17.

La partita di cartello della quarta giornata di ritorno che metteva a confronto la Apu Old Wild West Udine e l’Unieuro Forlì ha vissuto per larghi tratti sul filo dell’equilibrio con lo scarto massimo fra le due squadre che è stato di 7 punti (sul 27-20). Come si evince chiaramente da quanto asserito sinora, la gara è stata equilibratissima, con 10 parità e altrettanti cambi di leadership.

Udine parte subito forte e si porta sul 2 a 6 sospinta dallo strapotere fisico di Beverly che con 4 dei 6 punti iniziali dei suoi è l’autentico mattatore dell’avvio. L’impatto sulla gara da parte dei biancorossi però è ottimo e, nonostante lo svantaggio iniziale, l’Unieuro reagisce e si porta al comando della contesa grazie ad un parziale di 10 a 0 che fissa il punteggio sul 12 a 6 e costringe precipitosamente Udine al time out: protagonista di questo spezzone di partita Lorenzo Benvenuti che mette a referto 5 dei suoi 7 punti totali. Il break positivo biancorosso viene interrotto dall’americano ex Brescia che cerca di mettere nuovamente in difficoltà i pari ruolo romagnoli. Gli ospiti ritrovano il comando della gara proprio al termine della prima frazione di gioco e sfruttando anche il bonus non ancora raggiunto non consentono a Forlì di replicare e dalla prima sirena si trovano davanti di 1 sul 19 a 20.

Al rientro dal primo mini intervallo i ragazzi di coach Dell’Agnello cavalcando un break di 8 a 0 si riportano al comando delle operazioni; questa volta il parziale è griffato quasi totalmente da Marini che con due conclusioni da dietro l’arco dei tre punti fa sobbalzare l’Unieuro Arena che crede di assistere al break decisivo. Sono sempre i lunghi a chiudere i parziali sfavorevoli alle loro squadre in questa partita. Se nella chiusura di quello griffato Udine del primo quarto con protagonisti Nobile e Gazzotti c’è lo zampino di Davide Bruttini, l’emorragia griffata Marini dell’inizio del secondo periodo viene prontamente arrestata da Beverly che sul 27 a 20 con altri 4 punti trascina i suoi nuovamente a contatto trasformando la partita in un one point game, 27 a 26. L’Unieuro regge però l’urto e riesce a portare a casa la pelle nella prima frazione andando all’intervallo lungo in vantaggio di una lunghezza sul 36 a 35. Il divario fra le due squadre potrebbe essere più ampio ma le tante cose buone messe in mostra da Forlì nei primi 20 minuti del mach sono spesso rovinate dalle numerose (7 di cui 2 sanguinosissime), palle perse di cui Giachetti e compagni si rendono protagonisti nel primo tempo. Altra componente fondamentale nell’analisi della gara sono i numerosi rimbalzi che Beverly strappa ai diretti avversari garantendo ai suoi extra possessi importantissimi. Nota negativa nel primo tempo bianconero, a parte il risultato, l’assenza dalla partita di T.J. Cromer: il colored di Ramagli terminerà primo tempo e partita sporcando il tabellino con soli 3 punti suddivisi in 2 nella prima frazione e un errore pesantissimo ai liberi nel finale.

Al rientro dall’intervallo lungo Forlì guidata da Marini prova nuovamente la fuga, gli uomini del presidente Pedone però, per merito di Antonutti e Beverly ben assistiti da Nobile, Gazzotti e Amato, rispondono colpo su colpo e la gara rimane equilibrata e viaggia su binari di perfetta parità, prima a quota 39 poi a quota 44 prima di essere interrotta da 5 punti in fila proprio di Nobile che riportano avanti i bianconeri. A questo punto però è il turno di capitan Giachetti di suonare la carica per i suoi; il regista romano mette a referto in questo spezzone di partita importantissimo 9 dei suoi 18 punti totali e chiude il terzo quarto a quota 11 riportando l’Unieuro avanti sul 59 a 57 dopo che Andrea Amato aveva trovato il fondo della retina dai 6.75 riportando avanti i suoi poco prima.

Il quarto conclusivo non lascia respiro ai quasi 4000 tifosi biancorossi; l’Unieuro tenta più volte la fuga decisiva ma sono sempre i soliti marpioni bianconeri, a negare ai tifosi un finale tranquillo, anzi gli ospiti ritrovano dopo lungo tempo il vantaggio quando sul cronometro restano da giocare poco più di tre minuti grazie ai tiri liberi di Beverly, sul 70 a 71. Da questo momento in poi la partita si trasforma in un one man show. Giachetti sale al proscenio, realizza 7 degli ultimi 10 punti dei suoi tra i quali un gioco da tre punti fondamentale per la vittoria della gara che termina 80 a 74 con Udine che, ferma a questa quota nell’ultimo minuto dopo l’errore già menzionato di Cromer ai liberi, consegna due punti importantissimi ad una squadra in ripresa che si prepara così nella maniera migliore a due trasferte consecutive.

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Diplomato al liceo Fulcieri Paolucci de Calboli di Forlì, nel lontano 1997, intraprende gli studi di Scienze dell'Informazione di Cesena in cui consegue la Laurea nel marzo del 2002. Dopo varie esperienze lavorative nel ramo dell'informatica presta la sua opera come programmatore all'interno del servizio informatico dell'Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (I.R.S.T.) S.r.l. La sua vita senza la musica, lo sport e la ginnastica sarebbe stata monotona ma... Dicono di lui: "Chiedetelo agli altri...". Dice di lui: "Ciò che non ti uccide ti fortifica... Tutte cazzate"!

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