“Qualcuno (evidente il riferimento alla Lega Ndr) mi chiede dove fossi in questi anni. Volete sapere dov’ero? Con entusiasmo accanto alle persone che avevano bisogno di me, accanto ai miei collaboratori, accanto agli infermieri, alle migliaia di persone che lavorano per la nostra sanità e che non hanno tempo da perdere con le polemiche strumentali dei professionisti della politica, bravissimi a polemizzare, ma assai meno a realizzare” spiega Claudio Vicini candidato alle prossime regionali nella lista che appoggia il presidente Bonaccini.
“In quarant’anni di esperienza nel mondo della sanità, ho seguito e spesso operato decine di migliaia di persone, cercando di ascoltarle e sostenerle, oltre che di curarle. Ho conosciuto anche la parte del cosiddetto “governo clinico” e ho sempre partecipato attivamente alla discussione decisionale del mondo ospedaliero, con una costante opera dialettica di analisi e di critica costruttiva interna, esponendomi in prima persona tutte le volte che le decisioni o le situazioni non andassero -a mio parere- nell’interesse dei pazienti e degli operatori sanitari e se necessario ho contestato apertamente e a viso aperto l’operato della Direzione” continua il professore.
“Sono più che orgoglioso della nostra sanità, di chi ci lavora, di chi l’ha resa grande. Trovo quindi che sia inaccettabile “sparare nel mucchio”. Ma credo anche fermamente che in un sistema efficiente e democratico la possibilità di critica costruttiva interna sia un valore da perseguire, nell’interesse del costante miglioramento. Anche i Segretari ed i nomi dei Partiti cambiano… anche questa è discontinuità, immagino promossa per migliorare, non per delegittimare il passato. Per questo auspico un livello manageriale aziendale sempre migliore, nell’interesse del sistema. Facciamo un passo avanti: una critica costruttiva e non preconcettualmente distruttiva, può portare buoni frutti. Le polemiche politiche le lasciamo ai partiti tradizionali” precisa Claudio Vicini.
“Il”Morgagni-Pierantoni”di Forlì è tra i tre ospedali della Regione Emilia Romagna scelti dal Ministero della Salute per il progetto “Creazione di un network per la riorganizzazione dell’attività chirurgica per setting assistenza e complessità di cura. Organizzare nel modo più efficace una sala operatoria vuol dire, in primis, curare meglio, ma soprattutto dare la possibilità ai pazienti di essere operati nei tempi previsti e in massima sicurezza. L’importante percorso, fatto partire direttamente dal Ministero della Salute, coinvolge 19 Regioni italiane, che hanno segnalato per la partecipazione solo alcuni ospedali, selezionati per le esperienze virtuose maturate nell’organizzazione delle sale operatorie. In Emilia Romagna gli ospedali scelti sono stati il “Morgagni-Pierantoni” di Forlì, dove il progetto è già partito, il “Maggiore” di Parma e l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. È un grande onore per il sottoscritto potere contribuire al miglioramento delle prestazioni in Sala operatoria ed è una grande responsabilità condividere con tutti i colleghi italiani le nostre esperienze” conclude Vicini.