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Storia e ambiente della salina di Cervia. Presentato il calendario 2020

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Nei giorni scorsi, al Museo del Sale, è stato presentato il calendario 2020 dedicato alla storia e all’ambiente della salina che ha caratterizzato e caratterizza l’economia e il paesaggio di Cervia. La nuova pubblicazione del Gruppo Culturale Civiltà Salinara, curata da Renato Lombardi, è ricca di suggestive immagini sia storiche sia attuali dell’area. Il calendario riporta inoltre dodici ricette gastronomiche frutto di un rapporto di collaborazione risalente all’anno scolastico 2011-2012, instaurato tra l’Istituto Alberghiero IPSEOA “Tonino Guerra”, il Museo del Sale con il supporto del Gruppo Culturale Civiltà Salinara e dell’IBC (Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna) che ha premiato e finanziato il progetto “Il sale: dalla tradizione all’innovazione”.

Le immagini della salina e della fauna che la popola sono state scattate da Guerrino Gori, già comandante della Stazione di Cervia del Corpo Forestale dello Stato, etologo e naturalista dell’Associazione Nazionale Forestali (ANFOR) delle Province di Ravenna e Ferrara. La selezione delle sue foto d’ambiente introducono nello straordinario mondo della riserva naturale di pregio internazionale istituita nel 1979. Nella copertina ed in ogni pagina del calendario si può ammirare lo scrigno naturalistico vissuto da fenicotteri rosa, cavalieri d’Italia, aironi, germani reali, upupe, martin pescatore, sgarza ciuffetto ed altre specie d’uccelli.

Sotto l’aspetto storico invece sono state utilizzate immagini dell’archivio Civiltà Salinara, in particolare di quando l’attività era “a raccolta multipla” o “artigianale”, prima della trasformazione, a partire dal 1959, delle saline in un unico impianto a “raccolta unica” o “industriale”. Le fotografie mostrano le varie fasi della produzione; dalla preparazione delle vasche alla raccolta, fino al trasporto con le burchielle presso i Magazzini dove, a fine estate ed inizio autunno, avveniva la storica “rimessa del sale”. I recenti lavori eseguiti per una nuova rotatoria tra la statale 16 Adriatica e la 71 bis per Cesena (avviati nel 2015 e terminati nel 2017) hanno portato alla luce reperti archeologici che, una volta analizzati e studiati, hanno consentito di dimostrare la presenza in loco di un impianto di estrazione del sale di età romana, uno dei pochissimi documentati nel bacino del Mediterraneo. Il risultato degli accertamenti è stato riportato nell’importante libro “La salina romana e il territorio di Cervia. Aspetti ambientali e infrastrutture storiche”, a cura di Chiara Guarnieri, di recente pubblicazione.

Nell’introduzione del calendario scritta da Oscar Turroni e Renato Lombardi viene sottolineato come il 2020 sarà un anno importante per il Gruppo Culturale Civiltà Salinara. Verrà ricordato, infatti, il trentennale della sua costituzione. Fu grazie all’iniziativa di Agostino Finchi (1907-1999), il decano dei salinari cervesi, coadiuvato da Eros Marzelli, Calimero Borghini, Nino Giunchi e Cosimo Tamburini, che l’associazione si costituì nel novembre 1990, anche se già nel mese di gennaio dello stesso anno era stata presentata una petizione al Comune di Cervia con alcune migliaia di firme al Comune per chiedere l’istituzione del Museo del sale.

Nello stesso testo gli autori ripercorrono brevemente anche il cammino del sodalizio che ha visto momenti importanti di collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cervia, contrassegnati dall’inaugurazione ufficiale del Museo del sale nel 2004. Nello stesso anno la Salina Camillone, sezione all’aperto del museo, è diventata Presidio Slow Food per la produzione del “sale dolce”. Nel 2010 MUSA ha ottenuto il riconoscimento di “Museo di qualità” della Regione Emilia-Romagna. Il 10 maggio 2013 sono stati inaugurati nuovi ambienti per dare spazio alla città e alla sua storia. Importante è la sezione archeologica che vede come elemento di grande rilevanza l’esposizione dei mosaici della Basilica di San Martino Prope Litus Maris del VI secolo. Nel novembre del 2018 il Museo del sale è stato intitolato ad Agostino Finchi ed è diretto da Annalisa Canali.

Occorre sottolineare infine, in questo contesto, il rapporto di collaborazione che si è instaurato tra “Civiltà Salinara”, il Comune di Cervia, l’Università di Bologna – Dipartimento di Storia Culture e Civiltà e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Ravenna, Forlì e Rimini, per l’avvio di indagini archeologiche sul territorio cervese e sul sito di “Cervia Vecchia”. Già il ritrovamento di 7000 reperti archeologici apre nuove prospettive per la città e il Gruppo Culturale Civiltà Salinara farà pienamente la sua parte in questo gioco di squadra per valorizzare una componente importante della storia di Cervia. Il calendario è in distribuzione al Museo, viale Nazario Sauro 24, tutti i giorni fino al 6 gennaio, nell’orario di apertura, dalle 14,30 alle 19,00.

Gabriele Zelli