Sul caso Gregoretti mi pare sensato credere che Salvini si sia premurato di ottenere il consenso del governo cui apparteneva: sarebbe stato sciocco a non farlo. Ora, bisogna poi capire che cosa sia finito nei verbali del Consiglio dei Ministri: e siccome i verbali sono redatti di solito a distanza di tempo, e quasi mai riletti dagli interessati, è possibile che le cose stiano diversamente.
D’altronde, Conte è un giurista accorto; e infatti egli fa riferimento alla documentazione formale disponibile. Il caso è interessante e testimonia il vecchio adagio secondo cui chi controlla il passato, controlla il futuro.