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Valutazione oggetti in argento: come funziona e chi la fa

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Le case dei nostri nonni sono un prezioso museo di oggetti antichi che, ancora oggi, hanno un certo fascino. Come, ad esempio, gli oggetti in argento che hanno da sempre fatto parte della storia dell’oggettistica. Ma come si effettua una valutazione di oggetti in argento? Uno dei primi fattori a determinare il valore degli oggetti antichi è la lavorazione, cioè il livello di abilità con cui l’oggetto è stato realizzato.

Le dimensioni, invece, non determinano il reale valore degli oggetti in argento. Piccole tabacchiere e vinaigrette per esempio possono raggiungere prezzi molto elevati se la lavorazione è molto complessa. Alcuni esemplari grandi e pesanti possono avere meno valore se lo stile o il design non sono abbastanza buoni o la lavorazione è insufficiente. Gli oggetti in argento sono stati realizzati in tutti i tipi di stili con diverse funzioni e decorazioni. La forma ritorta di un candeliere d’argento Luigi XV o la forma a navata centrale di un set da condimento d’argento Impero, ad esempio, rimangono popolari e sono spesso utilizzati in riproduzioni successive.

Molto importanti sono poi le condizioni. I pezzi più desiderabili sono quelli non danneggiati né riparati. Gli oggetti che sono stati alterati o fatti con pezzi diversi, i cosiddetti “matrimoni”, valgono molto meno. La personalizzazione dell’argento con incisioni di solito fa diminuire il valore, ma può anche aggiungere valore quando la qualità dell’incisione è alta e contribuisce alla provenienza, come ad esempio gli stemmi delle casate.

Infine, il peso è importante anche per determinarne il valore, in quanto ha un valore intrinseco in sé. Il peso può essere un buon indicatore della qualità dell’argento. In passato, venivano fusi durante la guerra, per esempio, perché era equivalente al denaro.

Per valutare gli oggetti, poi, bisogna conoscere la qualità dell’argento. Il “metallo grigio” è, infatti, misurato in millesimi, in base a cinque differenti quotazioni principali: 800, 835, 900, 925 e 999. I numeri indicano la quantità di argento su 1000 parti. Per esempio: se su un oggetto viene indicato il numero 800 vuol dire che esso possiede 800 parti in argento e 200 parti composte da altre leghe metalliche. Quello puro è indicato con il numero 999: praticamente tutte le parti che compongono l’oggetto sono fatte d’argento. Il valore varia a seconda della qualità: maggiore è la quantità presente in un oggetto e più alto sarà, ovviamente, il suo valore. 

Un esempio: un oggetto in argento 925 costa, mediamente, 0,40-45€ al grammo mentre un oggetto in argento 999 costa circa 0,50 – 0,55 euro al grammo il che significa che, ad esempio, un anello che pesa 100gr in argento 925 ha un valore che oscilla tra i 40 e i 50€. Queste precise valutazioni possono essere fatte solamente rivolgendosi a un negozio “compro argento” professionale. Capire la qualità dell’argento posseduto è facilissimo: su tutti gli oggetti è posto un piccolo “timbro” marchiato sul quale è riportato un numero a tre cifre (di quelle indicate sopra) dal quale è possibile evincere la qualità dell’oggetto.