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L’incontro “Emigrazione non è una storia minore”
Lunedì 11 novembre, alle ore 20,45, al Centro sociale di via Sillaro 42 nel quartiere Cava di Forlì, si svolgerà un incontro sul tema “Emigrazione non è una storia minore“, a partire dal libro scritto da Pierantonio Zavatti. Interverrà don Davide Brighi, parroco dell’Unità Pastorale Cava-Villanova. Il libro edito dal Centro stampa della Regione Emilia Romagna, racconta della continua e costante emigrazione di italiani all’estero, degli ultimi anni. Negli ultimi 10 anni, ogni anno, hanno emigrato dall’Italia 200.000 cittadini. Ingresso libero.
Lunedì 11, martedì 12 e mercoledì 13 novembre, alle ore 21,00, al Cinema Astoria in viale dell’Appennino 313 a Forlì, verrà proiettato il film-documentario “Anne Frank – Vite parallele” di Sabina Fedeli, Anna Migotto.
L’attrice Premio Oscar Helen Mirren ripercorre, attraverso le pagine del diario, la vita di Anne e ci conduce attraverso la storia di 5 donne che, da bambine e adolescenti, sono state deportate nei campi di concentramento ma sono sopravvissute alla Shoah.“Questa è una storia che non dobbiamo mai dimenticare. Stiamo iniziando a perdere la generazione dei testimoni di quanto è successo in Europa in quei terribili giorni. Per questo è più importante che mai mantenere viva la memoria guardando al futuro. Con le guerre in Siria, Libia, Iraq, con l’immigrazione che sta interessando tutta l’Europa, è così facile puntare il dito su popoli, culture, persone diverse e dire “Sono la causa dei nostri problemi” – racconta Mirren – Per questo ritengo che il diario di Anne Frank rappresenti un incredibile insegnamento, uno strumento capace di offrire una reale comprensione delle esperienze umane del passato sino al nostro presente e quindi nel nostro futuro. Lo trovo fondamentale ed è per questo che ho voluto prendere parte al progetto”.
Helen Mirren accompagna gli spettatori nella storia di Anne attraverso le parole del diario. Il set è la camera del rifugio segreto di Amsterdam in cui la ragazzina resta nascosta per oltre due anni. È stata ricostruita nei minimi dettagli dagli scenografi del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa fondato da Giorgio Strehler. Una straordinaria e dettagliata ricostruzione ambientale che ci riporterà al 1942. Nella stanza ci sono gli oggetti della sua vita, le fotografie con cui aveva tappezzato le pareti, i quaderni su cui scriveva. Ingresso a pagamento.