Anch’io sono fra quelli che considera l’inchiesta della magistratura sulla Fondazione Open di Matteo Renzi un’operazione che non porterà a nulla, come quasi tutte le altre in questo campo: mi sembrano accuse molto difficili da provare, che di solito sono smontate puntualmente nelle aule dei tribunali. I gruppi di pressione esistono e cercano di comprare i politici: cose sempre esistite. Matteo Renzi non fa mistero di queste pressioni e del fatto che esse si manifestino con bei gruzzoletti di finanziamenti.
Salvini è più reticente: ma il costume è lo stesso. Quello che che semmai andrebbe segnalato non è un reato, ma una responsabilità: Renzi e Salvini sostengono che, nonostante i soldi affluiscano più o meno copiosi nelle casse di Fondazioni o Partiti, la linea politica la dettano loro. Ma davvero qualcuno può credere che se, un industriale interessato al business della cementificazione ti dà dei soldi, tu, per bilanciare, te la puoi cavare dando rilievo ad un sindaco che ha bloccato (meritevolmente) una speculazione in un comune, e perciò mostrarti immacolato e green quanto basta per la retorica del momento? Non mi sembra credibile.