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Osteria San Nicola a Forlimpopoli

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Ultimo aggiornamento:

Osteria San Nicola
Indirizzo: via Sendi, 8 a Forlimpopoli
Recapiti tel. 0543/560590
Giorno di chiusura: lunedì
Orario di esercizio: estate solo cena.
Si può prenotare? Si, impellente e accettano tutte le Carte di Credito.

Per la Festa Artusiana il locale Osteria San Nicola si attrezza con un dehor esterno di valore e con una “Dispensa di San Nicola” e propone il monoprodotto “Cappelletto da passeggio” una idea già vista negli anni passati, immagino il grande successo.

Come arrivare/itinerario consigliato: portarsi in centro a Forlimpopoli, in via Sendi.

Il locale è climatizzato e con un piccolo dehor estivo.

Non avrei voluto dirlo ma l’Osteria San Nicola ha chiuso già tre volte, tre imprenditori, o presunti tali, che non ce l’han fatta. Quindi da tre mesi ecco la nuova coraggiosa compagine; eppoi siamo capitati alla cena d’overture, locale stracolmo e facce note. Il coraggioso titolare si chiama Fabio Giacobini vanta quasi un ventennale di onorato curriculum: inizia con il ristorante La Grotta di Bertinoro; quindi inaugura il Don Diego a Cervia, prettamente pesce ed apertura solo estiva; non pago sbarca a Riccione col prestigioso brand di Casa Artusi sul Risto Grand Hotel Riccione. Da tre mesi eccolo impegnato su questa Osteria che direi di pregio.

Un investimento non solo economico, si è messo in gioco come persona. Giacomini manager ed organizzatore di eventi, ha seguito personaggi come Baglioni, Vasco Rossi, Morandi, Ligabue, Mannoia; si racconta nella intervista che cessata la vorticosa attività a zonzo per il bel Paese, ha pensato alla gastronomia, ed eccoci. 

Osteria San Nicola, nome che prende quello della Chiesina di San Nicolò in Forlimpopoli che ospita, bella suggestiva piccola intima, edificata nel lontano 1573, affreschi murali di pregio. La sala da pranzo è al piano una grande scalinata ti porterà ai tavoli; a piano terra troveremo due tavoli, uno piccolo ed uno grande, ma la location d’uso sarà quella del piano, ampia, vivibile, spazio tra i tavoli (cosa rara) ambiente fine e ricercato, affreschi sul soffitto; apparecchiatura fine tavola con doppia tovaglia, posateria in argento, tutto con sapienza, bon ton e gusto, nonostante il nome Osteria, qua siamo al top. 

Entrée: crema di zafferano su spuma di parmigiano, pomodoro fresco e fettina di pane (voto: 8); Quindi: Passatello in fonduta di Parmigiano con tartufo nero. Il passatello, io lo amo in brodo o in umido, qui è asciutto ma viene fatto con un impasto appositamente studiato per il piatto in essere (più mollica e formaggio, Ndr), morbidoso, col risultato di un grande passatello che si lascia gustare, delicato, il massimo della bontà. Impiattato su una base di fuso Parmigiano e con un lenzuolo di notevole copertura di Tartufo estivo, Scorzone, e di valore: massimo dei voti per aver osato sul tema (10 e lode). Ci siamo: Cappelletto 5 Stelle, apolitico poiché sarebbero i cinque ingredienti in essere: Lombetto, ricotta, reggiano 36 mesi, formaggio di fossa, noce moscata! Cappelletto di altissimo valore fatto in casa dalla mamma del titolare, ingrediente principale, eppoi ragù rosso carico con prevalenza di bovino e salsiccia, 80/20. Buonissimo: Massimo dei voti: 10 (va anche in classifica sulla Caplet Artusina). Il locale ha in menù anche una golosa “Verticale del Cappelletto”: si degusta il cinque stelle ma declinato in cinque maniere diverse: in brodo di cappone, quindi il ragù in essere (80-20 manzo e salsiccia più odore rosmarino), quindi quello cotto in brodo ma saltato in padella col parmigiano vacche rosse 36 mesi e posizionato in un cestino di Grana condito con gocce di balsamico di Modena. Siamo al top del Cappelletto.

Arrivano i due secondi piatti: Galletto cotto a bassa temperatura (68 gradi, cottura ben 14 ore) con verdurine e grande grissino di loro produzione; Arrosto di maialino sempre cotto a bassa temperatura (68 gradi a sette ore di cottura) con carciofi croccanti e crosta di pane. Ottimi, assegno voto alto, direi un 9 ad entrambi i piatti. Lo chef mi spiega sua la vocazione verso il pesce, quindi dovremo degustarlo (immaginiamo buon risultato) e lo vedremo in tavola il giovedì e venerdì, negli altri giorni solo menù di terra. Pesce di pescato. Menù per Celiaci senza glutine.

Arrivano due dolci: Semifreddo alla pesca nettarina ed una millefoglie scomposta con frutta di stagione. Ottimi, sempre voti alti, bene. Evidenzio che lo Chef è anche Pasticcere, un plus sulla capacità di destreggiarsi in cucina già verificato su altri ristornati (es.: Boschetto – RA), insomma il Pasticcere ha un’arma in più per muoversi come cuoco.

Dimensione del locale: entri e trovi questa bella imponente scalinata per il piano; due tavoli al piano terra e sopra tavoli fini ben piazzati con spazio per muoversi.

Arredamento, tavola; servizi igienici: arredamento molto fine, chic e di classe; ottimo il servizio igienico con regolamentazioni relative allo spazio occupato.

La Cucina: artusiana e del territorio anche rivisitata; terra e mare.

Direzione/Chef: Chef Maestro Fabio Cuccioli; Direzione Maestro Fabio Giacomini.

Target del locale $$$: Medio/Medio-alto.

Descrizione Menù.
– Antipasti: Antipasto san Nicola: squaquarone piadina prosciutto Praga caldo Voleauvent ripieni di spuma di Praga fiocco di Culatello macedonia di verdure; Uovo con spuma di parmigiano 36 mesi e guanciale di Mora Romagnola croccante; Crocchette di erbette di campo con squaquerone; Culatello di Zibello con parmigiano 36 mesi Vacche Rosse con aceto balsamico e grissini; Tartare di Razza Romagnola al coltello con uovo disidratato e salsine. Tutto di alto pregio. Voti alti.
– Primi piatti: Cappelletto 5 stelle ricetta #7 Artusi; Passatelli in fodue di parmigiano con tartufo (si legga il pezzo); Tortelli ripieni di ricotta ed erbe di campo al burro alla nocciola salvia e limone; Strozzapreti con verdure croccanti zafferano e Scoparolo a scaglie; Cappelletti all’uso di Romagna in cestino di grana cotti in bros cappon saltati con parmigiano 36 M. e aceto balsamico (voto 10); “Curzul” con porcini estivi e guanciale croccante. Voti alti.
– Secondi piatti: Galletto (si legga il pezzo); Hamburger razza romagnola con brioche e lievitazione naturale con squaquerone e zucchine croccanti; Tagliata “atipica” razza romagnola con erbe aromatiche coriandoli di verdure grana 24 Mesi, sale grosso Cervia; Arrosto maialino; Polpettine di ceci con salsa zafferano menta e prezzemolo riccio; formaggi del territorio e confetture assegnate; fiori di zucca dorati ripieni alla ricotta Mambelli e squaquerone su coulisse di pomodoro riccio. Tutti di alto valore.
– Contorni: di stagione; Ratatouille di verdure cotte al forno melanzane zucchine peperoni e pomodorini.
– Nel Cestino: piadina di loro produzione (buonissima); pane casereccio.
– I dolci: si legga il pezzo per i due dolci in test assaggio; evidenzio: Crema catalana camomilla e arancio; Zuppa inglese della tradizione ma de-strutturata; Gelato artigianale; ecc. Ricordo che lo Chef è innanzitutto Pasticcere, quindi…chapeau.

– Caffè/Invecchiati o “Infiammabili”: buona scelta di valore.
– Olio/Aceto,spezie: Buona scelta, oli importanti.

– Piatti consigliati: Cappelletti.
– Eventuali miniere gastronomiche: Tartufo; Pesce.

Verdetto finale:
Location (il posto in esterno): 8,5
Ambiente (il Locale): 9
Servizio: 10
Voto globale Menù: da 8 a 10 più lode del caso.
Il voto del Conto: 8

– Osteria San Nicola fa il Pranzo Lavoro? No, sconto 20% a pranzo PL.
“Sulla Porta”: il locale vanta le Targhe, “Placche”, di queste Guide:
– 4live.it
– “Via Emilia Ristoranti” www.viaemiliaristoranti.it
Puoi provare anche questi Ristoranti: (recensiti/in arrivo):
– Casa Artusi (recensito)
– Risto Anna (recensito).

Cosa c’è da vedere in zona? Forlimpopoli una cittadina piccola, bellissima; visitare Casa Artusi, non mancare la Chiesa dei Servi; visitare il Castello; mi raccomando vai a vedere il Teatro, antichissimo: sappi che qui il Passatore razziò i ricchi dei loro averi! Eppoi la Festa Artusiana a fine giugno, una kermesse ormai mondiale sul buon cibo.