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Copperman

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Titolo: Copperman. Cast: Luca Argentero, Antonia Truppo, Galatea Ranzi, Gianluca Gobbi, Tommaso Ragno. Regista: Eros Puglielli. Genere: drammatico. Italia 2019. Durata 95 minuti.

Trama. È la storia di Anselmo, un ragazzo problematico ossessionato dai supereroi, dai colori, dalle forme circolari e che anche da adulto vede il mondo con gli occhi innocenti di un bambino. Durante la scuola elementare conosce una bambina di nome Titti, con la quale crea un forte legame di amicizia; che però non è ben vista dal padre di Titti che lo definisce ritardato. Anselmo cresce solo con la madre che gli fa credere che il padre che lo ha abbandonato, sia un supereroe. Così anche lui cresce sognando di diventare un supereroe e ci riesce con l’aiuto di un amico di famiglia, il fabbro Silvano, che gli crea un’armatura di rame. Da qui il titolo Copperman. Ogni notte di nascosto dalla madre gira per il paese, aiutando i più deboli e combattendo le ingiustizie. Dopo una denuncia della madre, il padre di Titti viene arrestato e la bambina va in collegio e così per anni i bambini non si vedono, ma Anselmo non smette di aspettarla. Dopo anni, durante una delle sue missioni notturne, finisce per salvare Titti, diventata donna, dalle grinfie del padre. I due ragazzi si ritrovano così adulti e la loro amicizia si trasforma in un amore forte, anche se nel frattempo Titti ha avuto una figlia, Cleo. Anselmo riesce a farsi volere bene anche da lei e quando gli rivolge domande difficili o complicate da spiegare, lui ha sempre la solita risposta, perchè cambia qualcosa? E dietro questa risposta c’è tutta la sua speciale visione della vita….

E’ un film che tratta il tema della disabilità in maniera molto “normale” e allo stesso tempo favoleggiante in alcuni tratti. Infatti racconta la grande forza della madre verso il figlio “speciale” che cresce da sola cercando un rapporto autentico con lui fin da piccolo. Cercando di evitargli dolori e sofferenze laddove possibile, quali l’abbandono del padre, attraverso la fantasiosa bugia del supereroe che deve salvare il mondo. Bravissimo il protagonista; anche se ci sono alcune scene di violenza un po’ gratuita che potrebbero a nostro avviso essere eliminate.

A che ne consigliamo la visione e perchè. A tutti coloro che hanno pregiudizi dovuti alla non conoscenza del mondo della disabilità, perchè possano prendere spunto dalla figura della mamma e del fabbro Silvano, quali esempi di accettazione dell’altro così com’è.

Loretta e Giovanna