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Sri Lanka, paradiso ritrovato

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Ultimo aggiornamento:

Un luogo storico dallo stupefacente patrimonio archeologico, un’isola facile e rilassata che emana fascino e spiritualità e contagia della sua gentilezza, una terra che ammalia con la sua natura prorompente. Per chi ancora non lo conosce, lo Sri Lanka è una proposta da prendere seriamente in considerazione per il prossimo viaggio: da scoprire prima che flussi eccessivi di turisti la rendano troppo inflazionata, più cara e inevitabilmente meno magica e speciale.

Sri Lanka: cenni della sua storia più recente

Un paradiso ritrovato, lo Sri Lanka. Un Paese che ha dovuto faticare non poco per riprendersi ciò che diritto le spettava e recuperare il suo antico splendore. Dilaniato da una guerra civile durata venticinque anni, frutto di una storica aspra rivalità fra gruppo etnico maggioritario, i sinhala, e la minoranza tamil, ne ha subìto a lungo le conseguenze in termini di perdite umane e danni economici, tornando a “respirare” solo dal 2009, anno di definitiva risoluzione del conflitto.

Il dramma dello tsunami

Una storia recente complicata ancor più dalle ripercussioni del maremoto che nel dicembre del 2004 si è abbattuto violentemente sulle sue coste seminando morte e distruzione e facendo precipitare il Paese in uno stato di profonda prostrazione. Uno sconforto comprensibile quando il destino pare così avverso, ma su cui lo Sri Lanka non si è voluto adagiare, dando prova di coraggio, reattività, determinazione.

La rinascita del paese e il boom del turismo

Qualità che in pochi anni le hanno permesso di raggiungere risultati più che soddisfacenti: nonostante i dissapori interni non siano ovunque risolti, oggi lo Sri Lanka può dirsi un Paese pacificato, con un’economia che è fra le più promettenti del continente asiatico. Le politiche di sostegno alle esportazioni si sono rivelate vincenti, gli investimenti infrastrutturali strategici e il turismo si è confermato una delle principali risorse dell’Isola.

Informazioni pratiche per un viaggio in Sri Lanka

Per entrare in Sri Lanka i turisti devono essere in possesso di un passaporto con validità di almeno 6 mesi e un visto ETA valido 30 giorni con entrata doppia, che si può richiedere facilmente on line. Il volo dall’Italia dura circa 11 ore, al termine delle quali si atterra sulla capitale Colombo. Due le lingue ufficiali del Paese: la maggior parte della popolazione parla cingalese e circa il 20% il tamil, diffuso principalmente nel nord dell’isola. 

Retaggio dell’epoca in cui l’antica Ceylon è stata colonia britannica, l’inglese è conosciuto solo dal 10% della popolazione ma di solito è parlato correntemente negli hotel e nei luoghi più turistici. Se il Paese è molto amato anche per il clima stabilmente estivo e per le temperature miti, come tutti i Paese tropicali è soggetto a periodi di piogge copiose e improvvise e al passaggio dei monsoni: è viaggiando fra dicembre e marzo che si può approfittare della stagione secca e godersi un soggiorno ancora più piacevole. (Per approfondire puoi visitare questa pagina).

Lo Sri Lanka che emoziona: 5 tappe irrinunciabili

Lo Sri Lanka è un Paese pieno di sorprese che tanto ha da mostrare ai visitatori sensibili alla bellezza e interessati alla cultura e alle tradizioni dei popoli. Ma purtroppo lo spazio di una vacanza spesso non è sufficiente per vedere tutto. Vi proponiamo di seguito alcune soste a nostro avviso particolarmente significative:

  • In treno da Kandy a Ella

Considerato fra i più suggestivi al mondo, il panorama in treno tra Kandy ed Ella non può lasciare indifferenti: un susseguirsi di cascate stupefacenti, paesaggi da sogno, sconfinate piantagioni da tè. Un’esperienza di viaggio particolarissima, un’immersione nella natura che vi lascerà incantati.

  • Le rovine di Polonnaruwa

Attrazione fra le più seducenti del c.d. Triangolo Culturale grazie soprattutto all’imponente Vatadage che conserva al suo interno il celebre Dente di Buddha, le rovine di Polonnaruwa nel 1982 sono state dichiarate patrimonio dell’Unesco per l’incredibile concentrazione di reperti religiosi. La località dà meglio di sé la mattina presto e al tramonto, quando la luce è più morbida e il sito archeologico si rivela in tutto il suo splendore.

  • La spiaggia di Hikkaduwa

Sosta obbligata per gli amanti del mare e degli sport acquatici, Hikkaduwa è uno dei luoghi simbolo dello Sri Lanka. Offre spiagge dorate fra le più ammirate da turisti e viaggiatori, attratti dalle sue acque trasparenti e dalla barriera corallina circostante. Poco distante da Hikkaduwa il Turtle Farm Peraliya, centro per la protezione delle tartarughe marine, e il tempio Buddista Thotagamuwa Rajamaha Viharaya costituiscono ulteriori richiami.

  • I templi di Dambulla

Dichiarati patrimonio dell’umanità nel 1991, i templi di Dambulla risalgono al l sec. a.C. e formano un complesso archeologico fra i più sorprendenti e meglio conservati del Paese. Composti da cinque grotte affollate di statue di Buddha di varie dimensioni, lasciano senza fiato anche per le magnifiche decorazioni a tema religioso di pareti e soffitti.

  • Il Parco Nazionale di Minneriya

Nel Parco nazionale di Minneriya tra i mesi di agosto e ottobre è possibile avvistare molti gruppi di elefanti che si radunano nei bacini. Si tratta della c.d. adunanza, quando gruppi di centinaia di esemplari mangiano, si accoppiano, si bagnano all’unisono sotto gli occhi dei turisti rapiti dallo spettacolo. Un habitat naturale vario e policromo come pochi. 

Sebbene lo Sri Lanka sia un Paese tendenzialmente sicuro e non ci siano controindicazioni all’organizzazione di un viaggio “fai da te”, consigliamo sempre la consulenza di professionisti competenti. Spesso, infatti, le agenzie turistiche mettono disposizione del cliente delle condizioni a loro riservate che permettono di beneficiare di tariffe più vantaggiose di quelle rintracciabili on line. (Ulteriori informazioni per viaggiare sicuri in Sri Lanka a questo link).