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Serie D: gli opposti obiettivi di Cesena e Forlì

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Il girone F della serie D quest’anno vede un grande derby. Cesena e Forlì nella stessa serie, nello stesso girone e per ben due volte nello stesso campo ad affrontarsi. Il derby della provincia Forlì-Cesena è uno degli aspetti più affascinanti della serie D di quest’anno. Al primo confronto, disputatosi il 24 ottobre, ha avuto la meglio il Cesena, con un goal all’86’ del bomber Ricciardo, che quest’anno sta facendo la differenza. Una serata in cui iniziava a far freddino, ma che per i tifosi sapeva di buono, con lo spirito della competizione al massimo.

Cosa aspettarsi dal Cesena quest’anno?

Quest’anno il Cesena è partito con i fuoco negli occhi, dopo la retrocessione per motivi economici che l’ha spedita in serie D. I ragazzi di Giuseppe Angelini, sotto la presidenza di Augusto Patrignani e la supervisione di Alfio Pelliccioni, sono partiti col piede giusto, sebbene la serie D sia paludosa e ricca di insidie (soprattutto psicologiche). Una storia che per ciò che riguarda le vicende societarie, ricorda quella della Reggina, quest’anno in serie C. Il principale obiettivo del Cesena è ovviamente quello di risalire subito in serie C. Considerato l’inizio di campionato avuto sino ad ora e la botta psicologica del dover ripartire da una serie inferiore, si può dire che le cose procedono per il meglio. Tuttavia, si può ancora migliorare, dato che il Matelica sta dando filo da torcere. Se la difesa è la migliore del campionato e l’attacco sta producendo buoni risultati, tuttavia manca ancora qualcosina per dare l’ultima spinta giusta alla squadra. Un rinforzo a centrocampo, un po’ di tempo per migliorare la sintonia tra i ragazzi, potranno dare il giusto supporto per evitare anche i playoff.

Il Matelica, dalla sua, ha una squadra più consolidata e spigliata. Inoltre, con un mercato vivo, che ha visto arrivare a dicembre anche altri due attaccanti: Fioretti e Florian. Insomma, il Matelica fa sul serio e il Cesena ha davvero una gatta da pelare se vuole risalire partendo dal primo posto (il primo classificato non partecipa ai play-off). Per arrivare a questo obiettivo, il Cesena dovrà cercare di vincere con tutte le squadre e cercare di non fare peggio di un pareggio con Sangiustese, Pineto, Notaresco e Recanatese.  Per dei pronostici, quindi, diciamo che il fattore “vince sicuro” (in riferimento ai singoli match e al girone F in generale) se lo deve ancora guadagnare. Per fare una bella scommessa, si può approfittare del codice Unibet per ottenere un bonus di benvenuto e scommettere con più credito.

Forlì, partenza in folle e obiettivo salvezza

Per il Forlì, invece, l’obiettivo per quest’anno è decisamente diverso. Infatti, nelle prime 17 partite ha vinto solo 3 volte, pareggiato 7 e perso 7. Totale 16 punti in 17 partite. Con questo andazzo, la retrocessione diretta forse si evita (retrocedono le ultime due) ma i play-out no di certo. Eppure non era partita così male questa stagione. Nelle prime 5 partite, il Forlì ha ottenuto 6 punti, collezionando 1 vittoria  e 3 pareggi. E tre pareggi non da poco, considerato che sono stati ottenuti contro Sangiustese, Notaresco e Francavilla. Per il proseguimento del campionato, occorre un cambio di passo. Di certo, occorre vincere tutti i confronti diretti contro Agnonese, Jesina, Isernia, Avezzano e Castelfidardo, ma occorre sicuramente fare risultato, possibilmente pieno, con Montegiorgio, Campobasso, Santarcangelo, Vastese e Savignanese. Sarà dura, decisamente dura. Tuttavia nelle ultime partite il Forlì è stato sconfitto solo una volta. Sarà che per sbloccare questi pareggi occorra migliorare l’attacco? Considerando che ha una difesa che ha preso lo stesso numero di gol della prima in classifica, probabilmente lo sbilanciamento del baricentro è troppo rivolto verso la propria porta. Un ritocco in fase offensiva potrebbe fare la differenza, in questo campionato, considerando l’attuale situazione.

Di certo, un grosso problema per il Forlì sembra essere il campo casalingo, in cui non riesce ad esprimersi come dovrebbe. In 8 partite ha collezionato 7 punti, con una vittoria e quattro pareggi. Fare risultato in casa dipende da tanti fattori. Se il pubblico non basta, allora l’allenatore, il direttore sportivo e il presidente dovrebbero iniziare a fare qualcosa. Considerando che l’Avezzano è partito con 3 punti di penalizzazione e il Campobasso con 2, sembra che il Forlì dovrà davvero fare una rivoluzione psicologia, oltre che un ritocco in campo, per poter sperare di evitare i playout.