Un lavoro fatto bene va riconosciuto e finalmente è stata estirpata l’enorme radice di Pino che con le sue ampie braccia sotterranee e tumorali sfondava e bucava il manto di asfalto di fronte al cancello di casa mia in via Gramsci a Castrocaro Terme.
Avevo letto proprio ieri il post del sindaco (o della sindaca) Marianna Tonellato su Facebook nel Gruppo “Noi di Castrocaro” e non avendo visto ancora alcun lavoro, ho dubitato che fosse stato fatto. Invece questa mattina Pino Bacchilega e il suo staff erano all’opera, proprio come avevo letto nel post pubblicato ieri.
Molto bene, io amo il verde ma non quello tumorale, espressione utilizzata dallo stesso Pino Bacchilega per indicare le radici sotterranee che si espandono protette dal calore dell’asfalto e dall’umidità della terra nuda, al fine però di nutrire solo loro stesse e non la pianta. Proprio come qualunque altre cellule tumorali seguono solo loro stesse e non le regole dell’ambiente dentro al quale vivono.
Così le radici davanti al cancello erano diventate giganti, come alieni nei film hollywoodiani, giganti che per crescere si nutrono di asfalto.
Rosetta Savelli