chicanes al ronco di Forlì

«Quanto contano i fattori legati alle sensibilità personali nell’affrontare i cambiamenti nelle abitudini quotidiane? Sicuramente sono un elemento di grande differenza fra le percezioni di un individuo rispetto ad un altro.
Bene, partendo da questo principio, ho cercato di analizzare l’approccio che ha avuto il progetto “Zona 30” al Ronco ed in particolare le “Chicanes” di via Baldraccani prendendo spunto dagli articoli di stampa e dal documento che circola fra i residenti del Quartiere volto a raccogliere le firme contro l’intervento definito “inadeguato e poco funzionale”.

Se da un lato è legittimo esternare “la contrarietà dell’opera nella via Baldraccani” dall’altro non si può affermare che la realizzazione della stessa sia stata fatta “a quasi totale nostra insaputa” perché, nella mia veste di consigliera comunale e di residente nel Quartiere, posso testimoniare che l’intero Progetto “Zona 30” è stato presentato in un incontro pubblico, organizzato dall’Amministrazione Comunale e dal Quartiere, tenutosi nei locali della Parrocchia di Santa Rita i primi giorni di aprile 2017 e che prima e dopo tale data il confronto con i Membri del Comitato di Quartiere è stato costante.

Nel corso dell’incontro dell’aprile 2017 per chi, come me, risiede al Ronco da molto tempo, non fu certo una novità la richiesta di trovare strumenti utili per limitare la velocità dei mezzi sulla via Baldraccani, strada sulla quale affacciano oltre alle abitazioni, la scuola elementare, la palestra e il Centro Musicale. Di qui la proposta avanzata da alcuni dei cittadini presenti nella stessa riunione, di utilizzare una nuova, almeno per la nostra città, tipologia di interventi, consistente appunto, nella realizzazione delle chicanes.
Dovendo poi istituire un divieto di fermata in uno dei due sensi di marcia, la scelta più opportuna è parsa quella di porre il divieto nella carreggiata opposta agli ingressi della scuola e della palestra al fine di evitare l’attraversamento della carreggiata soprattutto ai bambini.

Potrebbe essere una soluzione adeguata alzare i due dossi esistenti considerata la lunghezza della via? Non si andrebbe a compromettere il passaggio dei mezzi di soccorso che, nel caso di trasporto di persone traumatizzate, potrebbero avere complicazioni dal punto di vista sanitario? Oggi, a pochi giorni dall’installazione, siamo già nella condizione di ritenere sufficiente il periodo di sperimentazione (che si era ipotizzato in sei mesi) e di richiedere la rimozione dei cordoli e delle chicanes o è più opportuno attendere qualche tempo per giudicare la validità dell’intervento proprio in ragione delle diverse sensibilità nell’affrontare i cambiamenti quotidiani? La proposta che avanzerò al Comitato di Quartiere sarà quella di programmare un nuovo incontro con i tecnici del Servizio Viabilità del Comune e l’Assessora di riferimento Francesca Gardini dopo un periodo significativo di sperimentazione».

Loretta Fiorentini consigliera Partito Democratico

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