E tu splendi
Autore: Giuseppe Catozzella
Genere: Romanzo
Il libro racconta la storia di Pietro, un bambino di 11 anni, e di sua sorella Nina, figli di immigrati lucani a Milano, che trascorreranno un’estate memorabile ad Arigliano, un paesino della Basilicata di 50 case di pietra e duecento abitanti. Lì vivono i nonni paterni. Un torrente prosciugato, un’antica torre ed un vecchio palazzo sono i luoghi che accendono la fantasia e i giochi dei bambini del paese. Mentre la vita scorre apparentemente uguale tra piazza, casa e bottega della nonna. La piccola comunità è tiranneggiata da un ricco proprietario terriero senza scrupoli, fratello del nonno di Pietro, che ha condannato il paese alla povertà e alla miseria. Quell’estate è diversa dalle altre per i due fratelli perchè in inverno la loro mamma è morta e perchè proprio lui scopre l’esistenza, dentro la torre abbandonata, di una famiglia di stranieri. Questa scoperta sconvolgerà la vita di tutto il paese: vengono subito rifiutati, criticati, e allontanati proprio da chi a sua volta se ne è andato via per cercare lavoro. Ad un certo punto uno dei paesani ha un’idea e coinvolge il nonno di Pietro all’inizio diffidente: cioè creare una cooperativa per risollevare l’economia del paese. Un po’ alla volta gli abitanti, grandi e bambini, si lasciano coinvolgere in questo progetto e rinasce la speranza. Ma il vecchio proprietario terriero distruggerà nuovamente questa rinascita con un incendio di cui verranno incolpati gli stranieri. I bambini, pur scoprendo la verità, restano inascoltati e non possono fare nulla. Alla fine di di quest’estate memorabile, Pietro riuscirà a scoprire, trovare e conquistare il suo innocente e fragile splendore.
È un romanzo che si confronta con il razzismo ed il rifiuto del diverso; problemi attualissimi in questo periodo di continuo sbarco di profughi. Il libro è un inno alla vita: i destinati ad essere morti ti insegnano a non splendere, perchè nella vita ti insegneranno a conformarti, a voler essere come loro. Brutti, infelici e condannati dal loro egoismo a non splendere. Ma tu invece splendi, dice l’autore ad un certo punto: e lo splendore può essere solo ostinato e personale. Il romanzo cerca di raccontare il tema dell’emarginazione e dell’immigrazione e di come ognuno di noi sia spesso straniero, innanzi tutto a se stesso. Perchè gli stranieri veri, i migranti ci danno fastidio, non li vogliamo vedere e non li vogliamo vicini, proprio perchè lo straniero ci ricorda quanto siamo estranei noi stessi.
Note sull’autore: Giuseppe Catozzella nasce a Milano, laureato in filosofia. Inizialmente ha pubblicato poesie, racconti e reportage su riviste o in antologie. Il suo best-seller Non dirmi che hai paura, vincitore del Premio Strega, è stato tradotto in tutto il mondo.
Loretta Spada e Giovanna Creta