Né a destra, né a sinistra. Tutto suona terribilmente falso. Gli italiani, sui treni pendolari, ne parlano come di cosa che non li riguardi veramente: sono più interessati al tempo, o alle partite. Mi paiono rassegnati all’incapacità, incuriositi dall’invenzione che sarà di sicuro escogitata per andare d’accordo senza darlo a vedere.
Lo stallo erode ogni giorno anche la credibilità dei vincitori, li rende personaggi prevedibili della commedia dell’arte. Nessuno di loro che parli del cambio climatico, dell’inquinamento, di qualcosa che abbia a che fare davvero con i contenuti importanti della nostra esistenza. Solo frottole sul debito pubblico, solo promesse assurde sul fisco, solo propaganda su una crescita asfittica, non abbastanza qualificata, che lascia poco spazio al nostro futuro.
Roberto Balzani