Corso Fanzine

“Fanzine: patrimonio dell’umanità e di culture” un evento che prende il via dal Centro Nazionale Studi Fanzine – Fanzinoteca d’Italia 0.2, inserita nel calendario eventi dedicato del portale emiliaromagnacreativa, e propone al pubblico una serie di iniziative come l’esposizione consultabile, l’incontro di approfondimento e le visite guidate. La Fanzinoteca d’Italia 0.2, unica realtà dell’ambito nazionale, con i suoi circa 7.000 pezzi dell’editoria fanzinara nazionale, costituisce la più importante raccolta in tutta Italia della produzione auto-edita di questa atipica editoria. Forte di questa unicità socio-culturale, l’ente fanzinotecario aderisce alla Settimana della Cultura, 7/14 ottobre, nell’ambito della campagna “EnERgie Diffuse Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità”, con la concessione di utilizzo per il marchio-logo EnErgie Diffuse, col progetto “Fanzine: patrimonio dell’umanità e di culture” che si svolgerà a Forlì dal 8 al 13 ottobre.

Aperture straordinarie pomeridiane della sede con incontri e Mostra, di documenti originali sulla produzione auto-edita delle fanzine, con una proposta per offrire al pubblico validi spunti ed elementi concreti di un’efficace informazione, conoscenza e gestione del concetto fanzinaro nazionale. Obiettivo dell’evento, l’accrescimento e la consapevolezza dell’importanza di questo unico archivio fanzinaro nazionale, come “patrimonio dell’umanità e di culture”. Una programmazione, questa, per rendere immediatamente evidente la ricchezza dell’editoria fanzinara nazionale, che nello specifico apparve da subito lo strumento più efficace per valorizzare il patrimonio documentario presente nella Fanzinoteca d’Italia 0.2. Per il pubblico partecipe fanzine in omaggio, fino ad esaurimento.
La Regione Emilia-Romagna celebra l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 organizzando sul proprio territorio una campagna di sensibilizzazione denominata “‘EnERgie Diffuse’ – Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità”.

Centrata sul sistema culturale regionale caratterizzato da un patrimonio di beni materiali e immateriali, culture e conoscenze, policentrico, diffuso e ricco d’eccellenze, la campagna intende, infatti, favorirne la conoscenza e la fruizione presso la popolazione ed in particolare presso le fasce e le realtà abitualmente più distanti, svantaggiate e/o di solito non raggiunte o non interessate da consumi culturali. In questo specifico contesto il Centro nazionale Studi Fanzine – Fanzinoteca d’Italia 0.2, come eccellenza non solo regionale ma, bensì, nazionale, coerente con le finalità, gli obiettivi e le azioni prioritarie dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, con la concessione del marchio-logo EnERgie Diffuse, della Regione Emilia-Romagna, associato al logo del MiBACT, agisce per promuovere il sistema culturale fanzinaro e le sue specificità, valorizzandone il patrimonio culturale e creativo, come veicoli e strumenti di coesione sociale, integrazione, sviluppo economico, rigenerazione urbana e, nel contempo, rafforzando il senso di comunità degli attori delle politiche culturali e della creatività. La campagna raggiungerà il suo apice nella Settimana di promozione della cultura in Emilia-Romagna dal 7 al 14 ottobre, in occasione della quale in tutta la regione saranno organizzati appuntamenti dedicati, in collaborazione con gli enti locali, le istituzioni culturali e tutti gli operatori del settore che manifesteranno la volontà di partecipare. Prenderà il via ufficialmente in occasione della presentazione di un report realizzato da Ervet sulla industria creativa.

Ricordiamo che l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, “European Year of Cultural Heritage”, ha l’obiettivo di sensibilizzare in merito all’importanza sociale ed economica del patrimonio culturale e celebrare la ricchezza e la diversità culturali dell’Europa. Il motto dell’anno è: “Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro”, quale motto più adeguato calza per l’impegno e il lavoro fanzinotecario? Le auto-edizioni fanzinare, nate in Italia nei primi anni ’50, sono sempre state, per ovvi motivi, un passo avanti all’editoria ufficiale, fin dall’inizio protratte verso il futuro, è oggi riconoscibile come un patrimonio dove il passato incontra, oltrepassandolo, il futuro. L’Anno vedrà svolgersi una serie di iniziative e di manifestazioni in tutta Europa per consentire ai cittadini di avvicinarsi e conoscere più a fondo il loro patrimonio culturale e rafforzare il senso di appartenenza a un comune spazio europeo. In questo contesto, l’attività fanzinotecaria non è che all’inizio, con 8 anni di immancabile successo significano la certezza che questa unica realtà può soltanto crescere ancora.

La promozione di iniziative vede i seguenti numeri: circa 7.000 pezzi presenti in sede, con oltre 1.000 eventi di spessore locale, nazionale ed internazionale, più di 65.000 partecipanti/visitatori (provenienti da tutta Italia, Francia, Germania e USA), 9 Tesi di Laurea supportate con assistenza esterna, 7 tesi di laurea che analizzano la Fanzinoteca stessa nel suo insieme e servizi, una raccolta di circa 20 Tesi di Laurea dedicate al tema fanzinaro, il tutto con un coinvolgimento generico di oltre 83.000 appassionati. Dal 2010 ad oggi il Centro Nazionale Studi Fanzine – Fanzinoteca d’Italia 0.2 si è conquistato un’attenzione particolare da parte del grande pubblico e degli addetti ai lavori per l’importante ruolo nazionale che è in grado si svolgere nella sua unicità, con la promozione della cultura alternativa. Per conoscere dettagliatamente le iniziative e chiedere informazioni sull’esclusiva “Biblioteca delle fanzine” visitate il sito www.fanzinoteca.it o contattateci fanzinoteca@fanzineitaliane.it.

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Esperto e attento ricercatore dei linguaggi giovanili, in particolare modo il linguaggio veicolato dalla produzione dell'editoria indipendente giovanile, con alle spalle studi di Tecnico Operatore Sociale è da oltre un decennio impegnato nella ricerca, studio e lavoro inerente alla produzione dell'editoria fanzinara nazionale. Filologo e storico delle fanzine italiane è autore di varie pubblicazioni e numerosi articoli, saggi, cronologie e bibliografie diffuse su periodici ufficiali ed amatoriali, riviste specializzate e webzine, un operato che testimonia il suo interesse per lo studio, la ricerca e la documentazione relativa all'universo, agli autori e alla produzione fanzinara. A questi prodotti amatoriali realizzati dal 1977 al 1997 ha dato alle stampe il primo, e finora unico, lavoro di catalogazione pubblicato in Italia. Coordinatore e organizzatore, nonché docente, di Workshop, Corsi, Seminari rivolti al mondo dell’editoria fanzinara italiana, svoltisi con successo in varie città, eventi che hanno sempre riscosso notevole interesse da parte dei partecipanti.

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