Ormai si sta avvicinando sempre di più il giorno tanto atteso dai nostri politici… il 4 marzo si apriranno i seggi elettorali… Nei tanti dibattiti politici in cui ogni partito politico cerca di “tirare all’acqua al suo mulino” per ottenere un voto in più tanto desiderato. Tanti gli argomenti che incendiano i dibatti politici: lavoro, tasse, pensioni, immigrazione, salute, ma la tematica della disabilità rimane sempre dietro alle quinte. Basterebbe guardare le liste elettorali per notare che sono ancora pochi i deputati che vivono in prima persona una condizione di disabilità…
Proprio a questo proposito è importante riportare l’articolo 29 della Convezione Onu sui i diritti delle persone con disabilità. Facilmente si può dedurre l’intento di questo articolo:
“garantire che le persone con disabilità possano effettivamente e pienamente partecipare alla vita politica e pubblica su base di uguaglianza con gli altri, direttamente o attraverso rappresentanti liberamente scelti, compreso il diritto di votate ed essere elette, tra l’ altro:
– assicurando che le procedure, le strutture e i materiali siano appropriati, accessibili e di facile comprensione e utilizzo…”.
Questo concetto è stato ribadito proprio quest’anno all’interno della legge 3 novembre n.165, il suo quarto articolo ha un titolo molto significativo che prevede che:
“in apposita sezione del sito internet del Ministero dell’interno, denominata «Elezioni trasparenti», entro dieci giorni dalla scadenza del termine per il deposito dei contrassegni (…), per ciascun partito, movimento e sezione che ha presentato le liste sono pubblicati in maniera facilmente accessibile”.
A questo punto non ci dovrebbero essere più dubbi, e sopratutto i diritti di ognuno di noi devono uscire definitamente dalle convezioni internazionali e entrare all’interno della vita di tutti. Come sosteneva Paolo Borsellino “… il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano”. Diamo a tutti la possibilità di farlo!
Paola Negosanti