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Mezzacapo: «Fallimento Pd, ora il sindaco Drei si dimetta»

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Il tempo di Drei è finito, e si sta concludendo con il più grande fallimento della storia del Partito Democratico forlivese” esordisce Daniele Mezzacapo consigliere comunale della Lega Nord – che chiede le dimissioni del Sindaco di Forlì. In tre anni e mezzo di mandato, il primo cittadino ha perso tutti i suoi uomini fidati e alcuni di questi ora sono anche indagati. “Circa un anno fa la Giunta è stata azzerata e sono saltati l’assessore Briccolani (Bilancio) e il vicesindaco Veronica Zanetti, poco prima si era dimesso l’assessore Bellini (Ambiente), ieri la stessa Giunta ha revocato l’incarico al Segretario Comunale Piraccini – afferma il capogruppo della Lega Nord – e come se non bastasse arrivano gli avvisi al Direttore Generale Severi e al presidente di Livia Tellus Marzocchi”.

Cosa aspetta Drei a dimettersi?” si chiede il capogruppo della Lega Nord Daniele Mezzacapo che preannuncia l’intenzione di convocare d’urgenza tutte le forze politiche per esaminare la situazione e prendere provvedimenti forti nei confronti di questa amministrazione ormai allo sfascio. “Il sindaco ha frantumato tutto ciò che ha toccato, al posto di trasformare il fango in oro, ha fatto esattamente il contrario, aeroporto, centro storico, rilancio del territorio, commercio e lavoro – continua Mezzacapo – che evidenzia come tante persone dimessesi nel corso del mandato fossero vicine al sindaco Drei o veri e propri senatori del Partito Democratico”.

Soddisfazione inoltre, perché la Lega Nord da ormai due anni ha battagliato con tutte le proprie forze, anche esponendosi con denunce-querela in Procura, pur di chiedere trasparenza sul caso compensi inerente la Holding forlivese Livia Tellus. E così sono arrivate le indagini della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, a confermare che in Municipio la trasparenza rischiava di essere in pericolo e che i coni d’ombra erano molteplici. “Ora che il sindaco è sotto scacco ed ha perso la fiducia della cittadinanza, dopo il suo fallimento deve dimettersi” conclude Daniele Mezzacapo.