«Da contatto telefonico intercorso con Pasquale Valmori, proprietario dei cani aggrediti a Predappio Alta, secondo i report di stampa, forse da lupi, il quale ha chiamato il Wwf FC per cercare di spiegare proprie personali posizioni, favorevoli ad una riduzione numerica degli esemplari di lupo, a suo dire in quantità eccessiva nel nostro territorio, sono emersi i seguenti dettagli: non sono stati i presunti lupi ad aggredire i cani, ma sono stati questi ultimi a scavalcare la recinzione e ad affrontare gli animali all’esterno, contro i quali avevano furiosamente abbaiato, facendo il loro dovere di guardia. Evidentemente la recinzione non era alta a sufficienza per prevenire una tale situazione.
Per le pecore invece l’altezza della recinzione era adeguata alla loro protezione, non essendo state infatti assalite; è stato confermato che i cani non erano maremmani. I pastori utilizzano i maremmani con un collare di protezione, allo scopo di evitare che vengano feriti a morte dai morsi alla giugulare, tipici di attacchi da lupo, e ciò dimostra che tale razza è utile a contrapporsi ai lupi. Ringraziamo Valmori per le sue delucidazioni e gli ribadiamo il nostro dispiacere per quanto accaduto ai suoi cani. Allo scopo di affrontare le problematiche di convivenza uomo-lupo, il Wwf FC è disponibile a confronti pubblici, eventualmente promossi in collaborazione con le redazioni disponibili nonché con le categorie di cittadini e con le associazioni interessate. Servirebbero sicuramente ad un razionale approfondimento su una tematica dominata spesso da pregiudizi e ragionamenti tanto istintivi quanto irrazionali».
Alberto Conti presidente Wwf FC