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Si costituisce la cordata di imprenditori per riaprire a Forlì l’aeroporto

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La costituzione di una cordata di imprenditori romagnoli che parteciperà al bando per la nuova gestione dell’aeroporto Ridolfi va nella direzione da noi auspicata e prospettata all’inizio dell’anno: riaprire lo scalo forlivese è un’opportunità che il nostro territorio romagnolo non può perdere e che va vista come un’integrazione con l’aeroporto di Rimini”.
Così Mauro Mambelli presidente Confcommercio Ravenna, Roberto Vignatelli presidente Confcommercio Forlì e Augusto Patrignani presidente Confcommercio Cesenate, intervengono dopo l’annuncio della partecipazione di un gruppo qualificato di imprenditori (che in questi giorni sta che sta procedendo alla stesura del piano industriale) al bando per la gestione dello scalo di Forlì, chiuso da oltre quattro anni.

C’è il nostro pieno sostegno – continuano – a questa iniziativa di cordata che vuole puntare a far diventare lo scalo di Forlì l’aeroporto della Romagna: riaprirlo significa fare sistema nel panorama regionale, garantendo una pista facilmente raggiungibile da Bologna. Geograficamente questo scalo si trova nella posizione migliore della Romagna, può senz’altro coniugare due funzioni aeroportuali come quella turistica e commerciale e può attirare l’attenzione e la collaborazione di diverse compagnie aeree europee. Inoltre, siamo convinti che il nuovo aeroporto della Romagna, che sta prendendo forma, può consentire un sensibile incremento delle presenze turistiche nei territori di Cesena-Cesenatico, Forlì e Ravenna-Cervia.

D’altra parte tutti gli studi dimostrano che all’’incremento del numero dei passeggeri in volo corrisponde infatti anche un incremento del settore ricettivo ed extra ricettivo, nonché delle attività di servizio. Da ricordare che a tutt’oggi una fetta non trascurabile di clientela emiliano-romagnola (stimata in circa 2 milioni per l’anno 2016) si rivolge agli aeroporti del Veneto per soddisfare le loro esigenze. Con l’apertura dell’aeroporto di Forlì questa importante fetta di mercato sarebbe destinata a rientrare. Seguiremo con attenzione questo nuovo percorso, con l’auspicio che a fianco di questi imprenditori si coagulino, assieme a quella di Forlì, anche le amministrazioni di Ravenna e Cesena per far si che questo sforzo imprenditoriale sia l’occasione di sviluppo per il tutto il territorio romagnolo“.

La notizia ovviamente ha dato il via ai primi commenti politici. “Una cordata imprenditoriale pronta a salvare l’aeroporto di Forlì e della Romagna è il regalo più bello per forlivesi e romagnoli al ritorno delle vacanze estive – interviene in una nota Jacopo Morrone segretario nazionale Lega Nord Romagna – l’aeroporto diventerà il volano dell’economia romagnola e una grande opportunità per turismo, imprese, professionisti, Università e viaggiatori. Auspico tuttavia che stavolta il Partito Democratico e Di Maio in particolare ne stiano alla larga, hanno lavorato fino ad oggi a tutela esclusiva dell’aeroporto Marconi di Bologna a discapito degli aeroporti Fellini di Rimini e Ridolfi di Forlì. Ne sono l’ennesima dimostrazione le uscite sulla stampa nei giorni scorsi di molti rappresentanti del Pd in contrapposizione al progetto di “autonomia Romagnola” che sta prendendo piede ogni giorno di più sulla strada tracciata da Lombardia e Veneto pertanto, è evidente la debolezza delle segreterie del Partito Democratico romagnole sempre di più succubi e vittime delle scelte politiche imposte dalle segreterie del Pd emiliano“.