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Un gruppo di cittadini: “Perchè i Primari più bravi lasciano l’ospedale di Forlì?”

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Ultimo aggiornamento:

Riceviamo e pubblichiamo le seguente lettera firmata da un gruppo di cittadini forlivesi.

«Siamo un gruppo di forlivesi che vorrebbero capire perchè il dottor Tonini, direttore dell’Asl Unica della Romagna, permette a molti primari di lasciare i reparti in cui operano in modo eccellente. All’ospedale Pierantoni i primari di alcuni reparti come ad esempio senologia, ortopedia ed oculistica hanno o stanno per lasciare l’ospedale per andare altrove. Questi primari hanno reso il reparto in cui operavano all’avanguardia attirando persone da tutta Italia. L’ospedale di Forlì, considerato a livello nazionale una struttura di eccellenza e riconosciuto tale anche dalla Rai che ha realizzato vari servizi ed interviste, sta perdendo questo valore. A fine aprile lascerà l’ospedale anche il dottor Fantaguzzi, uno fra i migliori esperti di retina a livello italiano, ruolo riconosciuto da molti suoi colleghi oculisti e da altri medici. Grazie alla sua professionalità il reparto è stato fortemente rivalutato da parte dei cittadini e frequentato da pazienti provenienti da tutta Italia. Ora, per contrasti interni anche lui lascerà il Pierantoni. 

Allora non capiamo quali logiche siano sottese alla volontà di lasciare scappare queste alte professionalità: certo è che non viene fatto nulla per trattenerle. Noi cittadini siamo stanchi di andare in giro per altre città d’Italia o all’estero per cercare medici validi. Vorremmo che una volta tanto questi fossero a Forlì e che non se ne andassero per i capricci o le ripicche di qualcuno alto locato. Allora caro direttore si adoperi per far rimanere almeno il dott. Fantaguzzi (gli altri sono già scappati), pensiamo che se lo meriti, ma in primis ce lo meritiamo noi cittadini! Chiediamo il perché di tale comportamento. Forse si vuole mandare in malora sempre più la sanità pubblica a scapito di quella privata? Il fine di questi politici è questo? Oppure si deve tutelare qualche “raccomandato”? 

Noi cittadini forlivesi diciamo “basta” a questa arroganza, che dimentica di salvaguardare il bene primario della salute. Davanti a tanti casi di mala sanità, pensiamo che là dove la sanità funziona bene vada premiata e non umiliata e distrutta! In questo modo si crea solo mala sanità. Se i medici bravi se ne vanno la sanità locale ci rimette soldi perché la gente non viene più a Forlì per farsi curare ma va altrove. Allora sarà pure un danno economico e di immagine per l’ospedale Pierantoni e per chi lo dirige».

Giovedì 30 marzo riceviamo anche questa lettera che volentieri pubblichiamo:

Il reparto di oculistica dell’ospedale Pierantoni di Forlì dal 1 aprile perde il dottor Fantaguzzi, un altro primario che se ne va e ogni partenza rappresenta una perdita in termini di esperienza, di competenze. Il dottor Fantaguzzi è un ottimo chirurgo ( apprezzato da molti colleghi), con molta esperienza sul campo: ha effettuato migliaia di interventi a carico di tutte le patologie oculari con particolare riguardo alle affezioni della retina. Ha partecipato anche in qualità di relatore a importanti congressi (circa 300), è autore di numerose pubblicazioni inerenti la specialità. Il direttore dell’Asl Unica Romagnola, in un recente articolo pubblicato sui giornali, affermava “è evidente che un unico chirurgo più ne fa di specifici interventi, meglio li fa”. Allora non si capisce, dato che l’oculistica non rientra fra le famose “vocazioni” dei poli, perché si lasci scappare una eccellenza come il dottor Fantaguzzi! La sua esperienza e professionalità avrebbe sicuramente rafforzato la qualità della sanità locale e contribuito nell’affermazione di quelle eccellenze ritenute la sfida principale dell’Ausl Romagna Invece sembra che emerga l’incapacità di saper sfruttare fino in fondo le proprie risorse interne. E i romagnoli dove devono andare a curarsi gli occhi? A Roma? Va bene assumere nuovi primari nei reparti in cui mancano, ma perché mandare via quelli che valgono! Di fatto il nostro ospedale sta perdendo i migliori e più capaci primari“. Paolo Morgagni