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Ristorante Cà di Veroli

Di Gigi Arpinati Leggilo in 5 minuti
Aggiornato: 1 febbraio 2024
Ristorante Cà di Veroli

Ristorante Cà di Veroli
Indirizzo: Località Poggio alla Lastra Bagno di Romagna (FC)
Recapiti tel. 0543/913077 cell 3881286136
Locale non climatizzato ma ha sale all’aperto.
Parcheggio: antistante e gratuito. In ombra.
Si può prenotare e accetta tutte le Carte di Credito.
Giorno di chiusura: lunedì solo in giugno e luglio.
Orario di Esercizio: pranzo/cena. Da gennaio a maggio e da settembre a dicembre: aperto solo il sabato e domenica; in estate sempre aperto con la chiusura del lunedì.
Come arrivare, itinerario consigliato: Da Forlì portarsi a Santa Sofia: nel paese prendere a sinistra direzione Carnaio (San Piero. Attenzione è facile sbagliarsi e proseguire diritto, cioè per la Campinga): salendo il valico del Carnaio, arrivati ad un tornante troverete a destra le indicazioni per Poggio alla Lastra.

La recensione viene redatta a seguito di ben tre nostri segnalatori i quali hanno passato un weekend al Ristorante Cà di Veroli.
Stefano Gregorio, 51 anni, un ottimo curriculum come chef dato che, da ben 35 anni, “fa da mangiare” e la passione non gli è calata, anzi. Studia alla Scuola Alberghiera e si diploma; lavora stagionalmente ora al mare ora in montagna, trova una collaborazione al “Sale Grosso” a Milano Marittima, sarà chef alla Cà de Bè di Bertinoro e gestisce persino un suo locale in centro a Forlì; Per tre anni sarà chef per la “Nazionale di Calcio” (gestione Prandelli), infine, assieme a sua moglie, da quattro anni, gestisce il Ristorante ed Albergo, “Cà di Veroli” sull’appennino forlivese (Cà di Veroli è data in gestione alla Cooperativa “Il Poggio” by Regione E/R, ndr). Sposato con Elisa Zipoli la quale lo aiuta sulla conduzione, hanno due bimbi.

I due coniugi dimostrano d’essere innamorati per questa loro collocazione operativa: c’è da crederci, quello di Poggio alla Lastra è un crinale appenninico stupendo, un ambiente naturale ed incontaminato che non ha nulla a che fare con la nostra “civilizzazione”; non è molto distante dalla città (un’ora da Forlì) ma è distante anni luce dalla vita “moderna”. L’Appennino la fa da padrona, dunque: aria fresca e ossigeno molto ricco, non siamo abituati a tale purezza ma, soprattutto, qui trovi pace e tanto silenzio.
Qui potrai gustare una ottima cucina di terra, tosco-romagnola, potrai (dovrai!) fare delle lunghe passeggiate sia a piedi che in mountain bike, inoltre il fiume Bidente offrirà delle pozze naturali di una bellezza senza pari, ne troverai tre: una di queste, ca. 2 km. dal ristorante, sembrerà proprio una piscina.

Dimensione del locale: ampio ma con giuste dimensioni, caldo, legno, rilassante; una grande sala ed un più piccola (50 coperti, la giusta dimensione).
Arredamento e tavola: stile di montagna più sulle Alpi: legno chiaro e rustico, arredamento fine ed anche con un tocco di moderno.
Servizi igienici: perfetti.
La Cucina come area operativa: struttura nuova in acciai inox Aisi. Perfetta.
Eventuali note sulla cucina: Tosca-Romagnola, rigorosamente di terra ma troverai anche innovazioni.
Direzione: Stefano Gregorio.
Chef: Gregorio più 2 sottocuochi.

Target del locale $$$: medio.

Descrizione Menù:
– Antipasti: Crostini misti fatti col mitico pane montanari insipido (fegatini; salsiccia di mora; porcini; lardo Colonnata; ecc.); Affettati e formaggi pecorini locali (voto globale 8+).
– Primi piatti: Gnocchetti di patate saltata con crema di formaggio, salsa al tartufo, salsiccia (tipo mora) e rosmarino (voto 9); Tagliatelle con gli stridoli (voto 8); Tortelli alle erbe al ragù rosso di carne (voto 9); Tagliatelle al ragù (voto 9); Tortelli di zucca-patate con scalogno al sugo rosso (voto 8); Lasagnette bianche con ricottine locale, zucchine e pancetta (voto 8); Lunghetti (acqua e farina, tipo strozzapreti ma più larghi, sui 15-20 cm., vari condimenti (ottimi).
– Secondi piatti: Cinghiale in umido; Cinghiale ginepro e pomodoro; ecc. (voto 7 e ½); Costine e carne ai ferri con “cottura a riverbero” (voto 10); Coniglio del contadino (voto 8+); “Costolone”: costa del maiale, tagliata per il lungo, inzuppata di paprika, salsa Worcestershire, tabasco a lenta cottura, sfumata con buona birra (voto 10).
– Contorni: di stagione.
– Nel Cestino: Pane montanaro, stupendo, insipido.
– I dolci: Mascarpone (voto 10); Torte fatte in casa; Crostate. Cantucci toscani di loro produzione con generose mandorle.
– Caffè, amari, varie: nella norma.
– La Cantina/Carta dei Vini. Il vino “della Casa”, è quello in uso sul locale, è “potabile” difatti attribuiamo un voto alto: 7. Poche etichette ma di qualità.
– E la carta, dell’Acqua!: Standard.
– L’Olio, il sale & l’Aceto: Standard.

Piatti consigliati: Primi piatti, Costolone, dolci.
Miniere gastronomiche: Pane montanaro.

Verdetto finale: Location esterna 10; Ambiente (locale) 9; Servizio 9; Menù da 8 a 10; Conto 8.

“Sulla Porta”: il locale vanta queste “Placche”:
– 4live.it
– “Via Emilia Ristoranti e contorni” www.viaemiliaristoranti.it
– Tripadvisor

Puoi anche provare questi altri Ristoranti: (vedi recensioni/segnalazioni, se presenti):
– Campanaro a Panetto di Galeata (mezz’ora di auto. Recensito).
– Cosa c’è da vedere in zona: Appennino; Fiume Bidente; a 4 km Strabatenza; a 6 Km Pietrapazza.
– In definitiva: ideale per passare una bella giornata in montagna: sarà dura tornare in pianura.

Gigi Arpinati

L'autore

Gigi Arpinati
Gigi Arpinati

Sono un 68enne con 46 anni di attività professionale sulle spalle. Per divertimento mi avvicinai alla cucina, poi un magnete mi attirò verso la passione sui Ristoranti. Il caso volle che divenni un segnalatore per la guida di Veronelli, "I Ristoranti di Veronelli". La mia vita professionale mi ha portato a girare Italia e Francia. Sono un curioso che ha sete di notizie. Riservato ed anonimo, sempre!

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