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Bufale – Allarme batteri nelle macchinette del caffè

Di Tommaso Di Lauro Leggilo in 3 minuti
Aggiornato: 26 dicembre 2020
Bufale – Allarme batteri nelle macchinette del caffè

Nessuno è depositario della verità. Una banale premessa che evidentemente tanti non tengono presente. Fino agli anni Duemila esistevano le famose “leggende metropolitane”, storie insolite e inverosimili, vere o presunte tali, che si diffondevano principalmente nei luoghi di lavoro, nei bar, nelle sale d’attesa o dai parrucchieri. Oggi, nell’era di internet e dei social network le leggende metropolitane si sono trasformate in “bufale”. La principale causa della diffusione di queste bufale – cioè sempre notizie false e ingannevoli – è l’assoluta “pigrizia” degli utenti. Prima di postare una notizia su Facebook, su Twitter o su qualunque altro social, infatti, basterebbe informarsi con un semplice clic su Google o qualunque altro motore di ricerca. In questa rubrica prenderemo in esame la varie “bufale” che imperversano sui social. Oggi partiamo su quella “bufala” dell’allarme batteri presenti nelle nostre macchinette per il caffè.

“Secondo uno studio condotto dall’università di Valencia – questa sarebbe la notizia – le macchine per il caffè espresso presenti nelle nostre case sarebbero un ricettacolo di batteri. Sotto accusa i contenitori per la raccolta delle capsule”. Se ci si ferma qui nulla di strano e nulla di allarmante, ma sul web invece è scattato inesorabile l’allarme. Non bisogna farsi prendere dal panico perchè innanzitutto non sono stati ancora evidenziati rischi immediati per la salute. E se non ci credete, e fareste bene, informatevi su altri siti o media. Tutto questo allarmismo è nato da un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nature. I clic sui Social Network hanno riempito migliaia di bacheche e nel giro di pochi giorni la bufala si è ampliata. Sotto accusa appunto i contenitori per la raccolta delle cialde e le vaschette dell’acqua. Certamente un ambiente dove c’è calore, acqua e resti organici è l’ideale per la proliferazione di batteri. L’importante è pulire la macchina spesso.

Sia la vaschetta dell’acqua sia quella delle capsule andrebbero svuotate spesso. Non sono necessari prodotti battericidi o igienizzanti. Basta usare acqua corrente, oppure di tanto in tanto pulire con aceto o bicarbonato. Una buona abitudine è quella di mettere periodicamente in lavastoviglie la vaschetta contenenti le capsule.
Il fatto è che forse ci dimentichiamo che siamo ricoperti da batteri fuori e dentro di noi. Ogni cosa che tocchiamo, ogni cibo che portiamo alla bocca pullula di microorganismi ed impurità. La guerra ai batteri per certi versi, da quando esiste l’uomo, è persa in partenza. La mania ossessivo-compulsiva di cercare di liberarsi di ogni forma di contaminazione è ingiustificata anche dal fatto che solamente una piccolissima percentuale di batteri è patogena, ed ancora di meno sono quelli capaci di infettare un organismo immunocompetente.

L'autore

Tommaso Di Lauro
Tommaso Di Lauro

Classe 1963, diploma in Ragioneria, iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblicisti dal 1994. Appassionato di giornalismo e social network ha collaborato come giornalista pubblicista per la Gazzetta di Forlì, per la Gazzetta dello Sport, Corriere di Forlì e dal 2000 fino ad aprile 2013 per Il Resto del Carlino di Forlì. Da luglio 2011 è direttore di 4live.

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