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Uccisione della guardia giurata a Ravenna: il cordoglio dell’Anggi di Forlì
«Esprimo, unitamente al presidente e alla segreteria dell’A.N.G.G.I, e dell’intera categoria, le più sentite condoglianze ai familiari del collega – Salvatore Chianese di 42 anni metronotte ucciso a Savio di Ravenna nei pressi di una Cava – caduto questa notte durante il suo regolare servizio. Il mondo della vigilanza piange ancora una volta una vittima innocente, una guardia giurata durante il suo regolare turno di servizio di pattugliamento notturno presso Ravenna è stato trucidato da ignoti. Le guardie particolari giurate ancora una volta pagano un prezzo altissimo.
Gli istituti di vigilanza pur di ingrassare gli introiti se ne fregano dei rischi che incorrono ogni notte le guardie giurate nell’espletare il servizio di pattugliamento da una sola unità operativa. La classe politica non ha mai preso in seria considerazione la nostra problematica, anzi con l’ultimo decreto Maroni ha solo peggiorato le nostre condizioni di lavoro. Le Istituzioni guardano in modo passivo il nostro operato e appena una g.p.g. ha un problema, l’unica cosa che sanno fare è quello di ritirare il decreto di nomina di guardia giurata e di conseguenza la perdita del posto di lavoro. Noi non siamo dei fenomeni paranormali, siamo obbligati a girare durante le ronde notturne da soli e spesso alcuni colleghi sono costretti a fare giri ispettivi su allarme furto anche da soli… e chi si rifiuta viene etichettato come un piantagrane…
Perché le forze dell’ordine durante la notte girano in 3 e noi da soli? Siamo forse dei supereroi? La verità è che gli istituti di vigilanza molto spesso giocano sull’ignoranza di alcuni colleghi inconsapevoli dei rischi che corrono ed ingrassano le loro finanze». Salvatore Chianese, nato a Napoli, ma a lungo residente a Trentola Ducenta, nel Casertano, era domiciliato assieme alla moglie e al figlio di 9 anni a Campiano di Ravenna».
Luigi Miccoli segretario provinciale A.N.G.G.I. di Forlì