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Quando il maiale viene “smesso”

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Oggi come ieri, il rito mistico dell’uccisione del porco ci racconta la Romagna delle nostre radici contadine. La tradizione dell’uccisione del maiale è molto antica, essa si riallaccia al sacrificio del porco che i Romani facevano in onore dei Lari, gli dei protettori della casa. Ma nell’uccisione del maiale non vi era nulla di gratuitamente crudele, nulla di insensatamente violento, nulla di irrispettoso e degradante.

In Romagna si fa ancora la piada con lo strutto, ingrediente simbolo di una civiltà gastronomica che fa da cerniera tra quella del burro al nord e quella dell’olio al sud. Il maiale che in passato veniva allevato con gli avanzi di casa e con cibi poveri, forniva alla famiglia contadina carne e salumi per l’intero inverno. “Ogni qualvolta si uccide un maiale, si compie anche un sacrificio agli dei” (Omero).