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Ristorante La Cucoma

Di Gigi Arpinati Leggilo in 6 minuti
Aggiornato: 31 gennaio 2024
Ristorante La Cucoma

Ristorante La Cucoma
Via Molinaccio, 175 a San Pancrazio di Russi (RA)
Recapiti tel. 0544/534147
Giorno di chiusura: lunedì e domenica sera.
Chiusura per ferie: agosto
Si può prenotare e accettano tutte le Carte di Credito.
Come arrivare, itinerario consigliato: Da Forlì prendere la SS per RA, “Ravegnana”: dopo Coccolia troverai un bivio a sinistra, percorri pochi chilometri, dopo un ponte a gobba acuta, eccoti il cartello di Russi, sei nella frazione San Pancrazio: Cucoma è sulla destra.
Locale climatizzato e non ha sale all’aperto.

Parlare di Dino, il titolare della Cucoma, vuol dire pensare che da 35 anni lo frequento: vecchiaia che stento ad accettare ma che vivo fortemente, specie a tavola. La famiglia Amadori gestisce da quasi 38 anni questo locale: si tratta di una “trattoria di pesce”. A pranzo la definirei come “trattoria”, senza nulla togliere alla dicitura, ben appropriata anche per il pranzo di lavoro che è intelligentemente praticato dall’azienda su un menù di pesce. A cena, luce soffusa, brio, frenesia della serata, Cucoma si trasforma in bel ristorante di pesce. Pesce: la caratteristica della Cucoma, locale integrato nella campagna ravennate quindi soggetta a radicata cultura del “cibo di terra”, ma qui c’è la vocazione al solo pesce! Parlare di ristoranti di pesce in terra di Romagna urta contro la mia anima meridionale: nato in Puglia da genitori misti Romagna/Puglia. I legami di questa regione li avverto fortemente quando si parla di pesce. Il Piemonte poi gioca un’altra carta importante nella mia vita “degustativa”.

Torniamo a Ristorante La Cucoma. Pesce romagnolo spesso significa pesce impanato ed anche pieno di odori. Pesce pugliese significa solo pesce, mai pan-grattato e pochissimi odori. Voilà, ecco le due semplici differenze.
Cucoma sa coniugare una giusta “via di mezzo” tra il Sud del nostro Bel Paese, e la nostra costa romagnola: pesce cotto in una ottima maniera, poco coperto del micidiale ed odioso pan-grattato, mai colmo di odori, spezie, ed altro: perciò al “naturale”, raro a trovarsi.
Il pesce “additivato di odori”, sovente è un escamotage per coprirlo.
La cucina della Cucoma è sempre e solo quella del “pescato”, quello che passa il convento inteso come il “convento del peschereccio”: una magica parola che ho toccato con mano girando l’Italia, nel nostro caso, col mare Adriatico, da Bari a Mestre.
Infine un doveroso accenno al pesce azzurro: questo nobile semplice pesce, snobbato dai più (forse per il basso costo?), alla Cucoma rivive e alla grande: lo troverai su molti piatti, dall’antipasto marinato, davvero eccelso (fatto da loro stessi), alla griglia. Questo sacro pesce azzurro, ricco di omega 3 e di altre sostanze benefiche ed antitumorali, ti servirà e aiuterà il tuo portafoglio; col suo sapore forte e deciso, servirà bere un buon Trebbiano romagnolo, presente in sala. Per me, una calamita che mi attrae.

Dimensione del locale: due sale, una più grande ed angolata, ci arrivi dall’ingresso a doppia porta; una sala più piccola, quasi intima, dopo la prima, che dà verso la cucina.
Arredamento, la tavola: a pranzo troverai il tovagliolo di carta ma la tovaglia è in tessuto; il locale è comunque di ottima fattura, grande livello.
Servizi igienici: due bagni moderni dotati di ogni confort.

La Cucina come area: grande, razionale, pulita, coordinata: ottima rapidità nel servire ai tavoli.
Cucina: Solo cucina di pesce, pescato del momento, romagnolo.
Direzione: Dino Amadori. Chef: la moglie col suo staff.

Target del locale $$$: Medio a pranzo/Medio-alto, secondo portate.

Descrizione Menù:
• Antipasti. Voto globale: 8-10 e lode. Suggeriamo quello freddo con seppie, tonno, sarde alla cipolla (10 e Lode), ali di razza, gamberetti alla salsa rosa, saletta davvero fatta in casa. Quello caldo con “coquillages” vario, lumachine, cannolicchi, vongoline piccole (le vongole piccole: per fortuna) dell’Adriatico; Polipo con pomodorini; Salmone marinato alle erbe aromatiche; Pesce azzurro marinato (apriti cielo: 10 e lode); ecc.
• Primi piatti: Voto 8 e 9. Ravioli al sugo di pesce; Nastrini caserecci ai calamaretti e pmdoro fresco; Risotto ai gamberetti freschi col limone (il piatto clou: cottura ca. 30’); Spaghetti al nero di seppia; ecc.
• Secondi piatti: Voto 8, 9 e 10/lode. Suggeriamo: Griglia col vero pescato del giorno; Sardoncini scottadito (voto 10 e lode); Crostacei; Frittura; ecc.
• Contorni: a pranzo si usa fare a self service: voto 8 e ½.
• I dolci: Semifreddo al croccante; Ricotta e fichi (classico romagnolo); Mousse allo Zabaione.
• Caffè, amari, varie: nella norma.
• Nel Cestino: pane condito; a volte piadina.

• La Cantina/Carta dei Vini. Buona selezione di vini nazionali, prevalenza di bianchi. Un appunto sul “vino della Casa”: il vino “sfuso”, ovvero della “Casa”, l’ho scritto dozzine di volte, è da evitare, per vari motivi (non è granche; è ossidato; ecc). Qui il pesce-vino, bottiglia caratteristica della Cucoma, ha uno strepitoso Trebbiano doc sfuso. Restare a bocca aperta è cosa probabile.
• E la carta… dell’Acqua: Acqua demineralizzata: lo sapete non la amo, però è potabile.
• L’Olio, il sale & l’Aceto: nella norma.

Piatti consigliati: Sardoncini; Pesce azzurro; Griglia di pesce.
Miniere gastronomiche: Pesce Azzurro, questo sconosciuto.

Verdetto finale: Location 8. Ambiente 8. Servizio 9. Menù: 8-10 e lode. Conto: 10.

“Sulla Porta”: il locale ha queste “Placche”, di queste Guide:
– 4live.it
– “Via Emilia Ristoranti e contorni”
– Michelin
– Accademia della cucina italiana
“Puoi anche provare:” Vedi in zona questi altri Ristoranti: Malabocca a Bagnacavallo.
– Cosa c’è da vedere in zona: Ravenna; Russi antica villa romana.
In definitiva: indispensabile per lavoro; buono a cena.

Gigi Arpinati

L'autore

Gigi Arpinati
Gigi Arpinati

Sono un 68enne con 46 anni di attività professionale sulle spalle. Per divertimento mi avvicinai alla cucina, poi un magnete mi attirò verso la passione sui Ristoranti. Il caso volle che divenni un segnalatore per la guida di Veronelli, "I Ristoranti di Veronelli". La mia vita professionale mi ha portato a girare Italia e Francia. Sono un curioso che ha sete di notizie. Riservato ed anonimo, sempre!

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