Si sono concluse con successo e soddisfazione le due mostre: la prima Wanderlust – 風来坊 organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Osaka che si è svolta dal 7 al 14 agosto al Nakanoshima Festival Tower 17F Osaka JP e la seconda mostra 命 Mei che si è svolta presso l’Atelier Shogoro a Noda. La stessa mostra era stata proposta alla Giudecca in Venezia, nel mese di aprile 2015 presso lo spazio Bocciofila.
Gli artisti italiani che hanno partecipato a Wanderlust erano: Collettivo C13, Matteo Bagolin, Carola Castagna, Stefano Giglio, Elena Lombardi; mentre gli artisti giapponesi presenti erano: Hidemi Terada, Masako Sato, Masanori Takamori, Saori Yabe, Yoshiharu Miyahara, Rie Miyatake, Tae Ikeda. E’ stato un evento di rilevante importanza, in quanto era la prima volta che dei ceramisti italiani esponevano in un laboratorio atelier giapponese, quale l’Atelier Shogoro, dove vendono custoditi i segreti dell’arte giapponese che in questa occasione hanno aperto le porte all’arte italiana, con grande accoglienza e disponibilità.
Wanderlust – 風来坊 è riuscita così ad esprimere una filosofia ed un concetto in armonia e in sintonia con il pensiero del Paese del Sol Levante. A tale proposito l’artista Stefano Giglio mi rilascia alcune riflessioni a conclusione dell’evento.
Grazie Stefano per la tua disponibilità a raccontarmi la tua esperienza artistica e così ti chiedo come è andata Wanderlust in Osaka? «L’Impatto con il maestro Shogoro in Giappone e la sua filosofia artistica è stata stravolgente… L’arte è Capacità di osservazione, Capacità di immaginazione, Capacità di considerazione, Esperienza, Realtà. Il Buon senso, il Talento, il Senso di bellezza, la sensibilità non è arte è designer».
Quali sono stati gli incontri rilevanti vissuti all’interno dell’esposizione 命 MEI? «L’Incontro con il poeta»
Il poeta Toshihiko abita a Mistue in una casa tipica giapponese in mezzo a cedri e cipressi. insieme abbiamo fatto 植樹 (shyokujyu) un albero di sakura, tra 5 anni fiorirà, in primavera e forse in quel periodo avremmo acquisito le tecniche giapponesi usando sempre un cuore italiano.
La Mostra Wanderlust è stata annunciata e promossa anche in una radio giapponese, Radio Sahura, vuoi parlarmi di questa esperienza? «Siamo stati ospiti a RadioSakuraFM78.7MHz».
Il dialogo che è durato circa un ora ed il tempo è passato calmo e tranquillo. Alla domanda che differenza c’è tra un artista italiano e giapponese …La nostra risposta è stata: ” Il primo ci mette la passione il secondo la tecnica”. Alla fine abbiamo fatto anche una mini lezione d’italiano.
E al Nakanoshima Festival Tower 17F come è andata? «Riguardo a Wanderlust 風来坊 quella di Osaka è stata una Mostra Istituzionale che si è svolta diciassettesimo piano presso IIC di Osaka in mezzo ai grattacieli. Abbiamo avuto l’onore della visita della direttrice del museo di arti tradizionali di Kyoto. Una donna autorevole ma al tempo stesso impenetrabile, ma noi siamo riusciti, descrivendo le tecniche italiane usate per le opere esposte, a strapparle un sorriso di curiosità».
E all’Atelier Shogoro come è andata? «E’ stata una mostra dirompente, con un continuo via vai di amici, di italian-japan party. Per tutto il tempo Atelier Shogoro si è trasformato in un punto di ritrovo, un luogo dove passare il tempo parlando delle opere esposte, conoscendo la vita di nuovi amici. Sì poteva sentire la tranquillità e la felicità di una mostra affollata. Al maccha tiramisù party abbiamo avuto la visita di Zensyou Otsuka (jazzista classe 1934) è un uomo che solo a guardarlo impari che bisogna vivere la propria passione sempre fino in fondo».
Contatti: Istituto italiano di Cultura -Osaka, Nakanoshima Festival Tower 17F, Nakanoshima 2-3-18, Kita-ku, Osaka, Tel: 06-6229-0066.