Piero della Francesca. Indagine su un mito: occasione unica e irripetibile

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Martedì 12 agosto l’Hotel Mare Pineta di Milano Marittima ha ospitato la presentazione della mostra “Piero della Francesca. Indagine su un mito“, che la Fondazione Cassa dei Risparmi allestirà negli spazi dei Musei San Domenico in collaborazione con il Comune di Forlì. Ho partecipato all’iniziativa in rappresentanza del Comune di Dovadola e della Provincia di Forlì-Cesena molto interessato ai contenuti dell’esposizione e alle ricadute turistiche che si registreranno sul territorio, al pari di quanto è avvenuto in occasione delle mostre che si sono susseguite nel corso degli ultimi dieci anni.

La scelta dei curatori mi convince perché ho sempre considerato Piero della Francesca un grande artista, un maestro della luce e della prospettiva, nonché un intellettuale del Rinascimento, che è stato in grado di dipingere volti capaci di raccontare l’anima di chi è stato rappresentato pur essendo immobili da 600 anni. I capolavori del maestro, dalla Madonna del Parto al Polittico di Sant’Antonio, dalla Flagellazione al ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San Sigismondo, per citarne solo alcuni, sono presenti in sei città (Rimini, Urbino, Sansepolcro, Monterchi, Arezzo, Perugia) di quattro regioni (Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Umbria). Ciò determina un itinerario attraverso luoghi, musei, chiese di grande suggestione e di elevato interesse culturale e storico.

Non a caso l’azienda di Promozione Turistica della Ragione Emilia-Romagna, presieduta dalla forlivese Liviana Zanetti, ha elaborato da tempo, in collaborazione con le altre realtà istituzionali delle città e regioni interessate, una proposta denominata le “Terre di Piero della Francesca” da proporre ai turisti italiani ed europei. Dal 13 febbraio 2016, giorno dell’inaugurazione della mostra forlivese e per oltre quattro mesi, Forlì si aggiunge all’itinerario diventando la città sede della tappa di partenza, per usare un termine ciclistico, per conoscere l’arte di Piero della Francesca, anche perché molte opere saranno al San Domenico e non là dove si possono ammirare di solito. Per cui è necessario organizzarsi, rinvigorendo la nostra tradizionale ospitalità, per accogliere i visitatori e per sfruttare appieno un privilegio che deterremo per poco tempo.

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Ex sindaco di Dovadola, classe 1953, dal 1978 al 1985 dipendente del Comune di Dovadola. Come volontario in ambito culturale è stato dal 1979 al 1985 responsabile della programmazione del Cinema Saffi e dell'Arena Eliseo di Forlì e dal 1981 al 1985. Coordinatore del Centro Cinema e Fotografia del Comune di Forlì. Nel giugno 1985 eletto Consigliere comunale e nell'ottobre 1985 nominato Assessore comunale di Forlì con deleghe alla cultura e allo sport. Da quell'anno ha ricoperto per 24 anni consecutivi il ruolo di amministratore dello stesso Comune assolvendo per tre mandati le funzioni di Assessore e per due a quella di Presidente del Consiglio comunale. Dirigente e socio di associazioni culturali, sociali e sportive presenti in città e nel comprensorio. Promotore di iniziative a scopo benefico. E' impegnato a valorizzare il patrimonio culturale, storico e artistico di Forlì e della Romagna. A tale scopo dal 1995 ha organizzato una media di oltre 80 appuntamenti annuali, promuovendo anche interventi di recupero del patrimonio architettonico di alcuni edifici importanti o delle loro parti di pregio. Autore di saggi e volumi, collabora con settimanali, riviste locali e romagnole. Dirigente dal 1998 di Legacoop di Forlì-Cesena in qualità di Responsabile del Settore Servizi. Nel 1997 è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

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