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Le corse motociclistiche “Noi, Forlì, il mondo!”
Così il settimanale «La Lotta» riportò la cronaca del primo circuito motociclistico che Forlì ospitò domenica 11 agosto 1946: «Con un’affluenza enorme di pubblico e sotto un sole implacabile che ha messo a dura prova macchine e uomini, si è svolto a Forlì l’attesissimo Circuito Motociclistico. La gara, seppure animata da numerosi colpi di scena, non ha pienamente soddisfatto l’aspettativa degli appassionati, in quanto, mancato ogni avversario alle Guzzi nelle 250, è venuto pure a mancare il duello Tenni-Pagani per caduta del primo.
Rimasto come unico motivo d’interesse il confronto fra Pagani (Gilera) e Balzarotti (Guzzi), il pubblico è stato deluso anche in questa sua speranza. Al 12° giro, infatti, Pagani forava e perdeva 4 giri per il cambio della ruota posteriore. Da questo momento la corsa della 500 sembrava risolversi in una facile vittoria di Balzarotti che guadagnava continuamente su Ruggeri e Bruni, che fianco a fianco lottavano per il secondo posto. Al 25° giro, l’ultimo colpo di scena: Balzarotti non transitava e Ruggeri, che nel frattempo aveva distaccato Bruni, passava primo. Si saprà, poi, che Balzarotti aveva rotto il tubo dell’olio. La gara terminava, così, per sfortuna di avversari, con la vittoria del seconda serie Ruggeri, bolognese.
Da rilevare l’organizzazione del Club del Motore di Forlì che messo alla prova da un’affluenza di pubblico incredibile, si è dimostrato pienamente all’altezza della bisogna».
La passione per il motore, “e mutor”, esplose in città e in tutta Romagna (foto di Monica Belforti). Si rinnovò in quegli anni il mito dei grandi campioni del passato: Luigi Arcangeli, Terzo Bandini, Arrigo Cimatti – per i quali il Club del Motore aveva coniato un motto divenuto famoso “Noi, Forlì, il Mondo!” – favorito dalla facilità con cui tanti giovani potevano procurarsi una moto per pochi soldi, scegliendola nei campi di residuati bellici.
La Rubrica Fatti e Misfatti di Forlì e della Romagna è a cura di Gabriele Zelli e Marco Viroli