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Il grande successo dell’operetta “Fior di Loto”

Di Marco Viroli Leggilo in 2 minuti
Aggiornato: 11 agosto 2025
Il grande successo dell’operetta “Fior di Loto”

La sera del 5 aprile 1947 andò in scena, al teatro Esperia, ‘Fior di Loto‘, operetta in tre atti del maestro Romolo Corona. Ambientata in Giappone, la commedia musicale narra la storia del giovane Fukuki che s’invaghisce della bellissima Fior di Loto, un amore destinato a non avere futuro. La piccola infatti lascerà la terra del Sol Levante per raggiungere gli Stati Uniti e Fukuki resterà solo con il suo sogno infranto.

Attorno ai due protagonisti si muovono personaggi di fiaba: Taki una cantatrice di talento, Tchiang un “folletto” simpatico e burlone, il Mandarino, un cantastorie, tre americani e uno stuolo di piccoli danzatori e coristi che, con i loro abiti dai colori delicati, sembravano pennellare ogni scena.

Le musiche erano un autentico, piccolo capolavoro e lo spettacolo venne interpretato da una straordinaria compagnia, composta da 150 bambini e ragazzine forlivesi. Fra questi: Franco Rusticali, futuro sindaco di Forlì; Vittorio Mezzomonaco, futuro direttore degli Istituti Culturali cittadini; Manuela Bianchi Porro, sorella della venerabile Benedetta.
A promuovere l’evento fu l’instancabile Gianna (Giannina) Manoni, figlia di Stefano Manoni, titolare della ferramenta di Via delle Torri. Il successo di “Fior di loto” fu strepitoso, tanto che a suggellarlo giunsero persino proposte di tournée all’estero.

La Rubrica Fatti e Misfatti di Forlì e della Romagna è a cura di Gabriele Zelli e Marco Viroli

L'autore

Marco Viroli
Marco Viroli

Marco Viroli, scrittore, copywriter e giornalista pubblicista, è nato a Forlì nel 1961. Laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione eventi. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di relazioni esterne per una fondazione di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” e con “Forlì nel Cuore”. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” su «Diogene», di cui, dal 2013, è direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa rispettivamente le campagne elettorali degli attuali sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Dal 2013 collabora con l’agenzia di comunicazione integrata PubliOne, inoltre tra il 2014 e il 2016 è stato addetto stampa della squadra di volley femminile forlivese, che milita nei campionati nazionali di serie A. Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004) e Nessun motivo per essere felice (2007). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015). Nel 2014, insieme agli storici Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila.

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