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Il bacio rubato del Palio
Ogni volta il Palio regala un momento indimenticabile e lo blocca come in un “freeze”. Non possiamo dimenticare il bacio che lo scorso anno il fotografo faentino Mirko Mercatali aveva immortalato: Elena Forti e Matteo Piraccini, stesi sul selciato della piazza d’Armi alla fine di un combattimento di spada, intenti in un morbido e ultimo bacio. In questa 51° edizione, che ha decretato la vittoria del Borgo Fiorentino con un margine di vantaggio risicatissimo, 135 a 134 (Monica Olivucci purtroppo ha piantato la sua freccia ai margini del centro), l’immagine memorabile che l’ha regalata il miglior tiratore di questo palio, Massimo Ferraresi sotto l’insegna bianco-rossa.
Il gigliato e gagliardo Max ha stampato un bacio sulla guancia della giornalista Simona Branchetti, il mezzobusto più noto del tg5, la quale non ha potuto far altro che abbozzare un sorriso davanti ai fotografi che avevano assediato la postazione granducale e davanti a quello che, per un giorno, era suo marito, il granduca Eugenio Giani, che poi nei giorni lavorativi sarebbe il Presidente del Consiglio Comunale di Firenze.
Il Palio di S. Reparata è stato infine consegnato ai vincitori sotto gli occhi commossi e un tantino increduli di Vito Montanari. Il pittore terrasolano nei giorni precedenti aveva confessato che dei tre pali che in passato aveva dipinto, solo “quello disegnato più velocemente e senza particolare cura” era andato a finire nelle mani della sua contrada, ovvero i Fiorentini, e temeva che anche questa sua ultima fatica sarebbe stata appesa al chiodo dal presidente del borgo Romano Ivan Fabbri. Cio’ non è stato e ieri Vito mostrava tutta la sua gioia durante la consegna del drappo.
Anche se è il tiro alla balestra a decidere la vittoria della contrada, nuovamente la borgata giallo-blu ha stracciato i fiorentini nel tiro alla fune, grazie all’affiatamento della squadra capitanata da Matteo Calderoni e si è portata a casa un premio di consolazione consistente in salumi.
Che dire del dopo Palio: è letteralmente volato via con l’allestimento delle tavolate in piazza, l’esibizione del mangiafuoco e del falconiere, in attesa dello spettacolo in notturna del duo “Eventi verticali”.
I due acrobati sono usciti dall’orologio del palazzo circondati di fiamme e hanno danzato e saltato sulla facciata del Palazzo Pretorio sospesi alle loro funi. Le coreografie aeree si sono materializzate grazie alla mano del disegnatore sardo Fabio Lanza, il quale ha disegnato in diretta la luce con l’ausilio di una tavoletta grafica. I disegni, proiettati sulla parete da un potente videoproiettore, hanno trasformato la facciata del palazzo di giustizia in un’opera pop.