Leggilo in 2 minuti
A Forlì la prima Casa dell’Acqua a osmosi inversa
Sarà inaugurata mercoledì 30 luglio 2014, alle ore 19,00, in viale Dell’Appennino 235 a Forlì (nella foto inaugurazione Casa dell’Acqua a Dovadola), la struttura pubblica per l’approvvigionamento idrico che si affida all’osmosi inversa per la depurazione dell’acqua. Le Case dell’acqua si stanno lentamente facendo apprezzare soprattutto nella nostra regione. Si tratta di piccole strutture pubbliche in cui i cittadini possono approvvigionarsi di acqua riempiendo le proprie bottiglie riutilizzabili.
Solo nei Comuni della provincia di Milano, Monza Brianza, Sondrio, Lodi e Pavia, ogni anno vengono distribuiti tramite queste istallazioni oltre 16 milioni i litri d’acqua. Ad rinnovarne la qualità, e probabilmente anche l’appeal del servizio, è ora l’azienda forlivese Ecoline pronta ad inaugurare prima Casa dell’Acqua dotata di sistema a osmosi inversa. L’osmosi inversa è un sistema di separazione molecolare che permette di eliminare qualsiasi impurità, assicurandone la purezza assoluta. Grazie a questa microfiltrazione “forzata” viene regolata la giusta quantità di minerali importanti per l’alimentazione umana; il residuo fisso a 180° è tarato sul livello delle migliori acque oligominerali e il sistema viene costantemente monitorato e sanificato.
“Il sistema C.E.A. (Chiusura Erogatori Automatica) esclusivo e unico assicura la chiusura automatica degli erogatori ad impianto inattivo – spiega la stessa società in una nota stampa – ed evita qualsiasi contaminazione chimica e batteriologica causata da condizioni esterne ed evita qualsiasi contaminazione mantenendo l’acqua salubre e priva di batteri”. E come tutte le case dell’acqua, il suo utilizzo è associato a importanti benefici ambientali ed economici. In base alle rilevazioni sulla Casa dell’Acqua installata in piazza del Carmine a Forlì, in un anno si calcola un risparmio di 90.000 euro per le famiglie rispetto all’acquisto in bottiglia, con una riduzione di 400.000 bottiglie (equivalenti a 16.000 kg di plastica), di 46.000 litri di petrolio (produzione e trasporto) e di 50.000 kg di CO2 (produzione e trasporto).