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Il Comune di Forlì: “Ecco il futuro del Ridolfi e di Forlì”

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È con viva soddisfazione che l’Amministrazione comunale annuncia che questa mattina, presso Enac, è stata presentata un’offerta per la concessione dell’Aeroporto del Ridolfi di Forlì. La Società – alla cui costituzione hanno cooperato diversi tecnici e specialisti forlivesi – vede la presenza in funzione di guida di Robert Halcombe, CEO del Sovereign Group (VA, Stati Uniti), affiancato da Armando De Girolamo e da Calisto Maurilli. Si tratta di un’ipotesi subito guardata con grande favore dalle Istituzioni locali, perché ritenuta in grado di connettere le vocazioni logistiche dell’area, già avviate con lo Scalo di Villa Selva e col completamento dell’asse tangenziale.

L’interesse di investitori internazionali per la nostra città – ha osservato il sindaco Balzanifa giustizia delle tante chiacchiere di questi anni sul presunto isolamento di Forlì. Siamo al centro di una piattaforma naturale europea: l’isolamento, fino ad ora, è stato quello delle menti che, paghe del mero consumo di risorse pubbliche, non hanno saputo costruire relazioni e visioni capaci d’interloquire col mondo. In realtà, la faticosa internazionalizzazione del Ridolfi di Forlì – inaugurata tanto da singole imprese coraggiose e pioniere quanto dall’Università -, oggi acquista una dimensione strategica e strutturale. Credo sia una svolta culturale di portata storica, che bisogna supportare tutti insieme, allargando gli orizzonti della progettazione politico-amministrativa e seppellendo definitivamente le asfittiche (e costose) letture autoreferenziali e partitocratiche del passato”.

Gli obiettivi principale su cui si sviluppa il piano industriale/investimenti sono i seguenti: rendere l’infrastruttura del Ridolfi idonea per le diverse linee di business con particolare riguardo alla sostenibilità ambientale anche con investimenti per impianti innovativi sostenibili di produzione energetica e abbattimento delle emissioni; realizzare gli interventi necessari per implementare l’attività cargo in un’area idonea all’interno del sedime aeroportuale (lato sud) che non sia d’intralcio con le altre attività e in particolare il trasporto passeggeri. Sviluppare e ampliare le infrastrutture relative all’area arrivi/partenze e all’area extra aviation al fine di migliorare la qualità percepita dai passeggeri e favorire l’equilibrio economico della gestione aeroportuale; rendere lo scalo idoneo all’attività di manutenzione degli aeromobili sfruttando le sinergie con l’importante polo formativo aeronautico presente in loco (Polo Tecnologico Aeronautico).

Favorire lo sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale energetico e produttivo; Realizzare gli impianti e i serbatori per l’attività di rifornimento degli aeromobili
L’interesse dimostrato dagli investitori per l’infrastruttura aeroportuale è dovuto prevalentemente alla posizione e alle infrastrutture presenti del territorio (Scalo Merci, sistema tangenziale, Polo Tecnologico Aeronautico, ecc.), alle infrastrutture e ai sistemi tecnologici all’avanguardia dell’aeroporto, alla sua conformità alle norme rispetto ad altre strutture simili nel territorio italiano e all’interesse dimostrato dalle istituzioni locali.

All’Amministrazione sono poi giunti i seguenti messaggi, che di seguito si riportano: «We would like to thank the many hard working people and local governments who have gone before us and provided this opportunity. We realize it is a position of trust which we take seriously. Opening the airport means we may access the world with our local quality products and services. It also means an important contribution and additional revenue to this already productive Region. Through integration of other transport centers, business, and our professionals and artists we now stand ready – together to serve the world. Sincerely»

[Traduzione. Vorremmo ringraziare le numerose persone e gli enti locali che, lavorando con impegno, ci hanno preceduto e ci hanno dato questa opportunità. Ci rendiamo conto che si tratta di una questione di fiducia che prendiamo molto seriamente. L’apertura dell’aeroporto significa per noi aprirci al mondo con i nostri prodotti locali e servizi di qualità. Significa anche un importante contributo ed una ulteriore fonte di ricchezza per questa Regione già produttiva. Attraverso l’integrazione con altri centri di trasporto, con le imprese e con i nostri professionisti ed artisti ora siamo pronti – insieme per servire il mondo. Cordialmente] Mr Robert Halcombe, Dr Armando De Girolamo, Dr Calisto Maurilli

«Un particolare ringraziamento alla Amministrazione Comunale e per essa al sindaco Roberto Balzani per l’approccio reale e concreto nel cogliere le opportunità di dialogo con le imprese, tale da valorizzare al massimo le sinergie con le stesse». Mr Robert Halcombe, Dr Armando De Girolamo, Dr Calisto Maurilli

Il sindaco di Forlì Roberto Balzani poi nella sua pagina di Facebook aggiunge: «Dunque, la traversata del deserto, dall’aeroporto del Ridolfi (con l’acquisito di voli e i debiti riversati sui bilanci pubblici) alla privatizzazione, compie un altro passo avanti. Abbiamo sempre perseguito la privatizzazione con determinazione, assumendo responsabilità non piccole. Ma oggi che una seria offerta è stata depositata presso Enac, possiamo dire che ne valeva la pena: valeva la pena continuare a provare; valeva la pena ostinarsi a difendere una “porta sul mondo”, ma sul serio e non nella forma del business provinciale dei voli a basso costo drogati dai contributi pubblici – pagati con le tasse di tutti. Lo dico anche nell’interesse dei lavoratori, che sanno bene come, in ogni occasione, il Comune non sia mai venuto meno (e invito tutti loro a controllare chi, in questi anni, ha votato il finanziamento del “Ridolfi” e chi ha solo chiacchierato). Ora abbiamo un’occasione che non dobbiamo sprecare. Nel frattempo, il partito trasversale di quelli che potremmo raggruppare nella formula triviale “Fotti Forlì” è già all’opera: non appena chiuso il bando, ohibò, spunta come d’incanto il rilancio sul “sistema regionale” degli aeroporti. Ma come? Ma non ci hanno presi a pesci in faccia, questi signori, dal 2010 a oggi? Ricordo tutti i tentativi e tutte le porte chiuse trovate e tutte le umiliazioni e tutto lo schifo della politica correlata. No, per favore, per una volta lasciamo fare al mercato davvero. Non droghiamolo ancora…».