Chiusura inceneritori, Avolio lancia la sfida

2

È passata in sordina nelle scorse settimane una notizia che invece riguarda molto da vicino il futuro dei forlivesi. La Regione, per voce del sottosegretario alla presidenza Bertelli, ha annunciato che entro il 2020 chiuderanno i due inceneritori di Piacenza e Ravenna, mentre sarà depotenziato il carico di lavoro massimo degli impianti di Modena e Rimini. Nessuna traccia nei piani della Regione dell’inceneritore pubblico di Hera a Forlì che dunque continuerà a lavorare a pieno regime assieme a quello privato di Mengozzi.

«La nostra città – scrive in una nota il Movimento 5 Stelle Forlì – è stata dunque eletta a capitale degli inceneritori. E questo a dimostrazione dell’inesistente ruolo e dell’assoluta mancanza di autorevolezza politica degli amministratori locali del Pd che non hanno voce in capitolo nelle strategie concertate a Bologna. Ecco l’ennesima dimostrazione che dopo Balzani, anche Drei non potrà in alcun modo ottener ragione nella sua sbandierata politica anti-inceneritori, non è ascoltato e non troverà alleati. Toccherà dunque a noi del Movimento 5 Stelle, da sempre contrari agli inceneritori, porre fine a questo poco gratificante primato, lanciando la sfida al centrosinistra e ponendo le basi della proposta programmatica con la chiusura degli inceneritori, con beneficio dell’ambiente, ed il varo di un vero e proprio distretto del riciclo che crei anche posti di lavoro».

Difenderemo la salute dei nostri concittadini non a parole, ma con i fatti: annuncia il Movimento 5 stelle di Forlì che ha in Daniele Avolio il suo candidato a sindaco.
«Studi internazionali, non soltanto le rilevazioni satellitari della Nasa, che risalgono ad un decennio fa, ma le più recenti prove contenute nel monitoraggio effettuato dall’Agenzia europea per l’ambiente con il rapporto Air Quality in Europe 2013 dimostrano come tutta la zona della pianura padana ed in particolare l’Emilia-Romagna sia fortemente compromessa dallo smog, non soltanto le polveri sottili, il PM10 mosso in relazione con il traffico veicolare, ma anche le polveri ultrasottili le nano particelle queste sì da mettere in relazioni ad impianti industriali ed inceneritori. Con l’inquinamento dell’aria che non accenna a diminuire ed una persona su quattro che si ritrova a respirare aria con sostanze tossiche che superano i limiti fissati dall’Unione Europea e nove persone su dieci che vengono a contatto con elementi nocivi che vanno ben oltre i limiti suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità»: spiega nel dettaglio il comunicato del Movimento 5 stelle di Forlì.

«È risaputo – aggiungono i pentastellati – che gli inceneritori, riconosciuti nei protocolli burocratici come “aziende insalubri”, propagano polveri ultrasottili, ed è dimostrata la correlazione esistente tra l’aumento della concentrazione di nano polveri e altri inquinanti con l’aumento dell’insorgenza nelle popolazioni che abitano in prossimità di zone estremamente trafficate o nei paraggi di impianti inquinanti, scompensi cardiaci che, soprattutto in persone con un cuore già affaticato, possono portare all’infarto. E Forlì vanta da sempre un tasso superiore alla media di donne e soggetti deboli ammalate di tumore ed un aumento progressivo dei sarcomi dei tessuti molli. Da tempo denunciamo la pericolosità degli inceneritori di Forlì e studi recentissimi (a partire dall’Enhance Health di Forlì, la rilevazione Arpa di Torino e la ricerca realizzata dall’Associazione Medici per l’Ambiente in collaborazione con il Consorzio interuniversitario nazionale di chimica di Venezia) lo dimostrano. Per non parlare degli esiti dell’ultimo lavoro del Tavolo tecnico interistituzionale su Diossine e PCB nel territorio forlivese (effettuato da Ausl, Comune di Forlì, Arpa, Provincia e Ordine dei Medici di Forlì Cesena) che evidenziato la presenza di diossine, furani e policlorobifenili negli allevamenti rurali destinati all’autoconsumo e nelle matrici vegetali a partire da un raggio ristretto (da due a cinque chilometri) dai camini dei due inceneritori di Hera e Mengozzi fino all’area di confine di Forlimpopoli. Perchè le diossine, una volta emesse attraverso i fumi dei camini degli inceneritori, contaminano terreno e pascoli ed entrano nella catena alimentare. Sarà nostro dovere intervenire e garantire la salute dei forlivesi» conclude la nota del Movimento 5 stelle di Forlì.

2 COMMENTI

  1. Ho visto che Avolio
    continuamente millanta di far chiudere l’inceneritore. Mi chiedo dove fosse nel
    momento in cui bisognava fare le lotte per non farlo aprire. Come mai da un
    mese all’altro è diventato un esperto di inceneritori e di economia locale? Non
    mi sembra di aver mai letto da nessuna parte il suo nome. Sono dell’idea che
    anche lui come le numerose liste civiche che stanno sorgendo come funghi ad un
    mese dalle elezioni sia un bluff. Credo fermamente che la passione, il cuore,
    il rispetto, siano il principale criterio che deve animare le azioni. Da quanto
    leggo e da quanto ho visto facendo una comparazione con gli anni passati, posso
    dire con certezza che l’unica persona che ha dato veramente un segno distintivo
    alla politica forlivese e che ha dimostrato con azioni concrete ed efficaci alla politica forlivese e che
    ha dimostrato con azioni concrete ed efficaci l’intenzione di tutelare la
    felicità che passa attraverso la salute di tutti gli amatissimi forlivesi è
    Raffaella Pirini. Senza nulla togliere all’impegno elettorale di questo ultimo
    mese da parte di tutti i candidati delle diverse liste, ben 11, schierate in
    Forlì, ribadisco con fermezza che fare delle scelte e difenderle, richiede
    molto coraggio (onestà intellettuale). Se andiamo a vedere dal 2002 a
    questa parte per tanti anni nessuno ha mai osato sfidare lo strapotere di
    Hera, di Mengozzi, del Pd, e della struttura organizzativa che vedeva
    nell’inceneritore la soluzione di tutti i problemi legati allo smaltimento dei
    rifiuti. Fuori dal coro, da dieci anni a questa parte c’è solo una persona che
    si è sempre esposta, prima con il gruppo degli amici del Clandestino poi con la
    costituzione di una associazione chiamata Lista Civica DestinAzione Forlì.
    Nulla tiene il confronto con una persona seriamente impegnata animata dalla
    passione che ha acquisito esperienza e competenze sul campo. Basta guardare il sito per rendersi conto di cosa si parla. E in ogni caso, è impressionante la mancanza totale di onestà intellettuale nel disconoscere a ognuno quel che è stato permettendosi di far finta di non sapere, appropriandosi della fatica fatta sul territorio per far conoscere le tematiche ora millantante da tutti andando completamente controcorrente, quando tutto questo era scomodo, non di moda, faticoso, e da sempre, praticamente gratuito.

    • Per onor di cronaca Raffaella Pirini è stata espulsa a fine 2012 quindi fino a quel periodo M5S e DestinAzione Forlì in pratica erano una cosa sola. Fino al 17 dicembre 2012, giorno dell’espulsione del movimento di Grillo, le battaglie sugli inceneritori erano sotto la stessa bandiera. Poi sulle promesse che si stanno leggendo da varie liste/movimenti/partiti sul presunto spegnimento degli inceneritori sono d’accordo con lei.

LASCIA UN COMMENTO