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In ricordo di Sauro Tassinari

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La vita di Sauro Tassinari (Forlì 1925-2014) ha sempre ruotato intorno a tre perni: la famiglia, il lavoro e una grande passione per il volo. Era ancora adolescente quando in città, negli anni ’30, nacque l’Aereo Club, poi denominato R.U.N.A., ad opera di un gruppo di appassionati precedentemente costituiti in “Gruppo Aviatori”, i quali praticarono il volo in Piazza d’Armi (area compresa tra l’attuale viale Roma e viale Fratelli Spazzoli, sede del campo sportivo “Tullo Morgagni”, degli antistadi e del campo di atletica “Carlo Gotti”).

Dopo la costruzione del nuovo aeroporto “Luigi Ridolfi”, il giovane Tassinari trascorse molto del suo tempo attorno a questa struttura, nuova per la città e affascinante per lui e per tanti cittadini che all’epoca andavano sul posto per vedere decollare o atterrare gli aerei, consuetudine rimasta fino ai nostri giorni. In quel periodo iniziò la propria attività la scuola di volo della R.U.N.A. e conseguirono il brevetto di volo i primi piloti forlivesi.

Contestualmente vi si insediò il Trentesimo Stormo della Regia Aeronautica dotato di aerei da bombardamento conferendo all’aeroporto forlivese una fortissima rilevanza militare tanto da essere tra i più importanti siti di questo genere. In questo contesto si inquadra l’organizzazione nel 1938 della manifestazione “Avioraduno Città di Forlì”, alla quale parteciparono oltre 50 aerei provenienti anche dalla Germania.

Nel 1941 venne portata a termine in città la costruzione del Collegio Aeronautico; i giovani che lo frequentarono ebbero la possibilità di prepararsi per accedere all’Accademia e diventare ufficiale pilota. Il destino dell’aeroporto e del collegio furono irrimediabilmente segnati dalla Seconda guerra mondiale. Completamente distrutto il primo, interrotta e mai più ripresa l’attività del secondo che dal dopoguerra fu utilizzato come sede per diversi plessi scolastici.

Con il ritorno della pace si ricostruì l’Aereo Club allo scopo di esercitare il turismo aereo, gli sport aeronautici e le attività didattiche di volo a motore, volo a vela, nonché aeromodellismo. Impegnato con gli altri troviamo Sauro Tassinari che si dedicò all’attività di aeromodellismo con passione e competenza sia in loco che in altre località d’Italia, inoltre scrisse saggi e articoli per riviste aeronautiche rivelando qualità non comuni di pubblicista, di ricercatore e di storico del volo in tutte le sue forme. All’inizio degli anni ’50 Tassinari realizzò il sogno di ogni appassionato effettuando il primo volo come allievo pilota prima e successivamente da solista.

In quegli anni iniziarono a svolgersi in giro per l’Italia manifestazioni aeree, così avvenne anche a Forlì dove nel 1952 si tenne la “Giornata dell’Ala”. Fu l’occasione che fece riavvicinare i forlivesi all’aeroporto dopo i lutti e le distruzioni che erano stati causati dai bombardamenti aerei durante la guerra e spinse i soci dell’Aereo Club cittadino a impegnarsi ulteriormente avviando nuove iniziative come un corso di cultura aeronautica riservato agli studenti, mentre i neo piloti, compreso Tassinari, ebbero l’opportunità di mettersi in mostra effettuando voli turistici e dimostrativi.

Sauro Tassinari partecipò attivamente a queste iniziative e a quelle in programma negli altri aeroporti: Ravenna, Lugo, Rimini, Modena, Pescara, Dobbiaco, oltre ad assistere alle grandi manifestazioni aeree che furono organizzate a livello nazionale a Ciampino, a Villafranca di Verona e a Fiumicino in occasione dell’inaugurazione, nel 1956, del nuovo aeroporto più importante d’Italia. Dopo ognuna di queste occasioni Tassinari redisse resoconti e impressioni documentati con fotografie che scattò personalmente, poi pubblicati su giornali e riviste specializzate.

Nel frattempo il lavoro come dirigente di un importante catena di negozi lo portò a impegnarsi fuori città impedendogli di seguire da vicino i suoi interessi personali, ma la passione per il volo non svanì tanto che fu presente a diverse grandi manifestazioni aeree degli anni ’60 e ’70 ad Aviano, a Parigi – Le Bourget. Quando rientrò definitivamente a Forlì riprese subito il suo ruolo all’interno dell’Aero Club “Luigi Ridolfi” come consigliere e addetto stampa e pubbliche relazioni.

Dal 1984 si occupò della redazione della rivista del sodalizio “T &G – Touch and go” che verrà pubblicato fino al 1995. Questo incarico lo portò a riprendere la ricerca storica sul volo a Forlì dalle origini ai giorni nostri, impegno che sfocerà nella pubblicazione del volume “Tutti i colori del cielo”, firmato unitamente a Cesare Sangiorgi. Così come idea e realizzò diversi documentari.

Nell’ultimo decennio del secolo scorso le manifestazioni presso l’aeroporto forlivese furono costanti e spesso ebbero una rilevanza nazionale, come il “Cinquantesimo anniversario della Scuola di Volo, la prima edizione del “Salone Nazionale Aviazione Generale”, organizzata dalla Fiera di Forlì, in collaborazione con SEAF, la società di gestione dell’aeroporto, e l’Aero Club. Ne seguiranno altre cinque edizioni negli anni 1987, 1988, 1989, 1990; l’ultima si svolse nel 1996.

Due anni dopo venne festeggiato il raggiungimento delle “100.000 ore volate” dalla costituzione dell’Areo Club culminato nel gemellaggio con l’Ottavo Stormo di Cervia che per l’occasione trasferì due velivoli sull’aeroporto di Forlì. Nel 1989 Tassinari ricoprì per un breve periodo anche la carica di presidente dell’Aero Club forlivese.

Nel 1996, nello stesso periodo in cui ci stava apprestando ad inaugurare il sesto e ultimo Salone dell’Aviazione l’Aero Club d’Italia con un laconico telegramma avvertì di aver commissariato quello forlivese, senza precisarne le motivazioni. Nel comprensibile sbandamento generale Tassinari con pochi altri si prodigarono affinché la città di Forlì non restasse indifferente davanti a tale atto. All’inizio del 1997 il sodalizio venne messo in liquidazione.

Così dopo tre quarti di secolo l’Aero Club di Forlì dovette chiudere i battenti. Sauro Tassinari è stato socio anche della locale sezione dell’Associazione Arma Aeronautica con sede nella Torre Numai di via Pedriali e fra i fondatori dell’importante Centro di Documentazione Aeronautica, di cui ha seguito per anni l’attività.