Sabato 22 marzo si terrà a Modigliana un’importante inaugurazione che di fatto sancirà la nascita di un nuovo teatro, quello dei Sozofoli. Purtroppo non potrò essere presente perchè sarò impegnato a Santa Sofia in qualità di componente di una commissione che ha valutato gli elaborati per il nuovo logo della storica Cooperativa dei Combattimenti, Reduci e Partigiani del posto e che consegnerà il premio al vincitore del concorso. Mi rammarica molto non poter essere a Modigliana. Conosco gli sforzi messi in campo durante questi anni dall’Amministrazione comunale modiglianese per dotare il paese di una nuova sala teatrale e anche i molti ostacoli che sono stati superati.
Completare un’operazione del genere di questi tempi è sbalorditivo, perché ovunque si taglia sulle attività culturali mentre nel forlivese Modigliana e Santa Sofia, anche quest’ultima a breve inaugurerà il nuovo teatro, hanno fatto per fortuna scelte che vanno in ben altra direzione. D’altra parte la storia ci insegna che nelle città tedesche distrutte dai bombardamenti durante il Secondo conflitto mondiale i primi edifici a essere ricostruiti furono le sedi delle municipalità e i teatri cittadini, perché i primi sono il simbolo dell’identità civile e i secondi di quella sociale e culturale. Ciò non avvenne nel nostro Paese. Emblematico il caso della mia città, Forlì, che non ha mai dato seguito all’ipotesi di riedificare il Teatro Comunale distrutto dalla Torre civica fatta saltare dai soldati tedeschi in ritirata nella notte fra l’8 e il 9 novembre 1944 e crollata sul sottostante luogo di spettacolo distruggendolo in gran parte.
L’avvio delle programmazioni delle due nuove sale ci imporrà come Unione dei Comuni del Forlivese un compito assolutamente stimolante, perché ci obbligherà a ipotizzare una gestione che non può più, a mio avviso, far capo ai singoli comuni che seppur animati di idee e di buona volontà hanno esigue risorse economiche da destinare allo spettacolo e vincoli normativi di ogni genere. Ma i nostri teatri, quelli vecchi, quelli nuovi, e anche quelli che necessitano di interventi strutturali per continuare o per riprendere l’attività, sono un patrimonio di straordinario valore e devono diventare veri centri propulsivi della vita delle nostre comunità.
Sabato sarò idealmente a Modigliana comodamente seduto in platea non solo per assistere allo spettacolo dell’inaugurazione ma col pensiero rivolto alle future rappresentazioni teatrali, concertistiche e spettacolari.