«L’intervista rilasciata stamane da Franco Rusticali al “Carlino” – spiega il sindaco uscente Roberto Balzani nella propria pagina di Facebook – rivela con chiarezza il pensiero di una parte influente dell’elettorato di Tiziano Alessadrini: liquidare l'”esperimento” Balzani. Che cosa ha fatto il sindaco attuale? Nulla. Ha chiuso Sapro (il cui fallimento è stato chiesto dalla Procura nel marzo 2010, a neppure 9 mesi dal mio insediamento) e la Seaf, cioè l’aeroporto (e qui chiamo a testimoni del mio impegno tutti coloro che mi hanno visto all’opera). E poi ha tagliato i pini di viale Bolognesi. Fine. Di tutto il resto – la più grande crisi dal 1929, il salvataggio delle partecipate e la nuova politica dei servizi pubblici locali, la gestione di ben 3 bandi per la privatizzazione del nostro scalo, l’Unione a 15, il rilancio della cultura a Forlì, la messa in sicurezza del bilancio, la battaglia contro l’incenerimento, la riforma universitaria a Forlì, il rapporto con le grandi imprese internazionalizzate (Ferretti, ad esempio), ecc. -, niente».
«Come se l’orologio della storia fosse ancora fermo lì, alle primarie del 2008. Si tratta di un mondo pre-Pd, che intende seppellire frettolosamente l’intruso per tornare all’antico. Ma anche i muri della città sanno che l’atmosfera politica di questa città, in questi cinque anni, è cambiata a tutte le latitudini politiche; e che i sistemi di una volta, “alimentari” e clientelari, non valgono più. Né le promesse scritte sull’acqua. Non c’è più la spesa pubblica, come un tempo, a camuffare classi dirigenti mediocri e dissipatrici. Nonostante ciò, a volte tornano. Per questo, prepariamoci con aglio e pali di frassino. Forza, Davide Drei!»