Credito di Romagna Forlì – Tezenis Verona: 62-67
Una gara importante in cui ci si aspettava risposte sul futuro biancorosso (foto di Nicolò Ulivi) in questa stagione, va in scena in un PalaCredito freddo e quasi assente agli occhi di chi vi scrive, come se una partita di basket possa essere equiparata ad uno spettacolo teatrale.
1° quarto. Forlì e Verona partono molto contratte. Al 5′ è parità (9-9). Alla prima sirena invece si è sul 16-20. Discreta la gara di Sergio e Ferguson da una parte (con 5 punti a testa) e Boscagin e Smith dall’altra (con gli stessi bottini). T. Cain in attacco nei primi 10′ realizza solo 2 punti ma con 9 di valutazione.
2° quarto. Parte sulla falsariga del primo con gli ospiti che cercano l’allungo. Tanto è vero che al 15′ Verona è avanti di 11 (22-33) grazie al canestro di Callahan. Forlì reagisce anche grazie ad un giusto fallo tecnico alla panchina veronese ritrovando T.Cain che chiuderà il primo tempo con 18 di valutazione, 10 punti e 7 rimbalzi. Il Credito di Romagna rosicchia punti su punti e chiude così al riposo lungo sotto di 4 (32-36). Oltre al solito T.Cain da evidenziare la prestazione di Eliantonio che chiude con 6 punti e 3/5 dal campo nei 10′ di gioco.
3° quarto. La FulgorLibertas riesce a rientrare trascinata da Ferguson che chiude il quarto con 13 punti e 11 di valutazione. Buona la circolazione di palla dei romagnoli, ma positivo anche Sergio. Per la Tezenis invece più che presenti Callahan, Boscagin e Smith.
4° quarto. I padroni di casa vanno avanti di 5 punti (57-52) al 32′ con un canestro da tre di Jazz Ferguson. A questo punto Forlì dà l’impressione di poter vincere la gara almeno fino al 34′. E sarebbe stata più che meritata. Però ai forlivesi si spegne la luce. Arrivano così i minuti di black out dove Forlì ha una cattiva circolazione di palla, Tyler Cain completamente ignorato, con i play che cercano errati angoli di passaggio. Nessuno che cerchi la penetrazione o di attaccare il ferro. Verona ovviamente ne approfitta. Da Ros inventa un canestro dai 5 metri di tabella complice una scivolata di Cain. Gli ospiti sono a -3, ma i casalinghi gettano al vento ben 6 palle per andare ad incrementare nuovamente il vantaggio. Per due volte addirittura i ragazzi di Galli commettono due violazioni dei 24 secondi. E nonostante ci siano stati dei rimbalzi in attacco e quindi ulteriori possibilità per chiudere l’incontro. Le scelte offensive scriteriate vengono solo in parte controbilanciate da buone difese, ma a questo punto si doveva fare canestro. Ferguson continua a non cercare T.Cain: troppi palleggi e pochi passaggi. Il piccolo americano abbassa la testa e Forlì non costruisce più il gioco. Verona alza la pressione. E saltano fuori i vecchi nodi della FulgorLibertas: scarso organico e registi poco oculati. Forlì poi non ha nè passatori interni nè giocatori in grado di inventare penetrazioni a canestro. Saccaggi, che ne avrebbe le capacità, non è pervenuto in questa opzione. La Tezenis naturalmente non sta troppo a guardare e mette la freccia e il coltello nella piaga delle debolezze avversarie. A 1′ e 53″ gli ospiti sono a +3 (59-62). I romagnoli avrebbero la possibilità di impattare, ma non ci riescono. E Verona può esultare (62-67).
La salvezza è a 4 punti, nulla è perduto ma ora è più difficile. Se il tiro aperto di Crow fosse entrato avremmo parlato di un’altra partita e dell’ennesimo miracolo. Forlì avrebbe vinto fregandosene del blasone degli avversari e dell’1/10 dal campo di una sua principale bocca da fuoco: Nicolas Crow.
Credito di Romagna Forlì: T.Cain 12, Crow 2, Ferguson 20, Saccaggi 2, Sergio 15, Basile 5, Mascherpa, Ravaioli n.e, Eliantonio 6, Rosignoli. All. Galli.
Tezenis Verona: Smith 15, Taylor 14, Boscagin 12, Gandini 3, Da Ros 6, Grande, Reati 3, Carraretto 1, Callahan 13, Salafia n.e. All. Ramagli.
Arbitri: Scrima, Longobucco, Gasparri.
Parziali: 16-20; 32-36; 52-52.
Valentino Piolanti