Lighthouse Trapani – Credito di Romagna Forlì: 94-77
Trapani azzecca il piano partita e Forlì non ci capisce nulla. Questa, in sostanza, la fotografia della partita. Forlì parte in quintetto con Saccaggi, Ferguson, Crow, Sergio e Cain. I siciliani rispondono con Parker, Lowery, Ferrero, Baldassarre e Renzi. I primi 3′ sono la cartina al tornasole dell’incontro: difesa molle, seconde opportunità al tiro regalate agli avversari e parziale già di 10-2. Il Credito di Romagna (foto del match di andata di Pier Paolo Longo) reagisce e grazie a luccicanti percentuali al tiro da 3 (4/4) arriva anche in vantaggio: 26-28. Saccaggi chiude il primo quarto con un 2/2 e 16 punti. Un avvio veramente mostruoso quello del play forlivese.
Nel secondo quarto Forlì prova a tenere botta, ma il piano gara di Lardo prende il sopravvento. Quale? Giocare su Renzi, e il pivot lo ripaga con una prova stellare tale da mettere in seria difficoltà T.Cain, il miglior giocatore della Legadue. E il fatto che T.Cain non ci abbia capito nulla la dice tutta. Renzi è indifendibile e spadroneggia da fenomeno, T.Cain è irriconoscibile. La nota positiva? Eliantonio. Nulla di eclatante, ben inteso, ma diciamo meglio del solito. Questa frazione si chiude con gli ospiti a -9 (47-38).
3° quarto. Quando una squadra non ha armi per contrastare il perfetto piano partita degli avversari non c’è nulla da fare. Se al dominio di Renzi si aggiungono anche tanti rimbalzi concessi e quindi tanti secondi tiri il gioco è fatto. Quando poi non segna il pivot di casa e il gioco si apre sugli esterni che realizzano con continuità non resta che aspettare la fine della contesa. Al 30′ il tabellone lampeggia il 73-56. Tra i forlivesi un po’ ci ha provato Sergio, la circolazione di palla della squadra romagnola tutto sommato è stata positiva, ma poco altro. Soprattutto quando di fronte hai un Renzi che quando allarga le braccia apre un ombrello di 4 metri. Dal punto di vista tecnico, ed è bene specificarlo, il quintetto di Trapani se la gioca con le squadre più forti della Lega. Se poi si mettono a fare canestro anche Bartoli e Rizzitiello è grasso che cola per coach Lino Lardo.
4° tempo. Trapani amministra, quindi ‘garbage time’. A Trapani è andato tutto per il filo giusto, la squadra corre, fa divertire il pubblico, c’è un bel clima, insomma finisce 94-77. In sala stampa coach Galli spiega in poche parole: «Abbiamo giocato come a Brescia cercando di fare un canestro più degli avversari. E questo non è il nostro gioco. E sono incazzato nero. Voglio trasmettere la mia incazzatura ai ragazzi in vista della partita con Jesi. Non sono importanti le cose che si fanno ma come si fanno. E noi le abbiamo fatte tutte male. Nel primo quarto abbiamo tenuto solo grazie alle buone percentuali».
Lighthouse Trapani: Renzi 28 (11/17, 1/2), Bartoli 5 (1/1, 1/1), Lowery 11 (4/6, 1/3), Baldassarre 10 (4/11, 0/1), Bossi, Rizzitiello 9 (3/4, 1/2), Ianes, Parker 15 (2/3, 3/4), Ferrero 16 (1/1, 4/5) N.E.: Tabbi. Allenatore: Lardo.
Tiri Liberi: 9/10 – Rimbalzi: 35 26+9 (Renzi 9) – Assist: 16 (Parker 9)
Credito Romagna Forlì: Basile 4 (0/1 da tre), Lee Cain 11 (5/8), Crow 12 (3/4, 2/7), Ferguson 22 (2/9, 6/8), Saccaggi 20 (7/7, 2/5), Eliantonio 3 (0/1, 1/3), Sergio 5 (1/2, 1/6) N.E.: Gualtieri, Ravaioli, Battistini. Allenatore: Galli.
Tiri Liberi: 5/8 – Rimbalzi: 16 12+4 (Lee Cain 6) – Assist: 15 (Ferguson, Saccaggi 4)
Arbitri: Matteo Boninsegna di Paderno Dugnano (MI), Valerio Grigioni di Roma e Paolo Lestingi di Anzio (RM). Spettatori: 3.800.
Parziali: 26-28, 47-38, 73-56.