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Lingua italiana contro dialetto romagnolo

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Ultimo aggiornamento:

[ITA] Ciao amiciui di Facebook, pensando al registro da tenere in questo mio scritto, mi è venuto in mente come affronterebbero le stesse cose un italiano diciamo educato ed anche un po’ snob, ed un volgare romagnolo “medio”.
[ROM] Boia d’e singuléri, insomma m’è venuto da dire che delle volte scrivere in italiano fa dei maroni grandi come uno Zeppelin, e sicuramente il romagnolo che c’ho dentro deve ruttarsi fuori in qualche modo. E alora vediamo dei cosi di vita vissuta, che il romagnolo se li cosa a modo suo.

** Dal verduraio **
[ITA] Buonasera, senta mi darebbe qualche ravanello, una patata e un cetriolo che questa sera devo preparare una cenetta per la mia compagna? Come dice? No, tre ravanelli posson bastare. Sì esatto, mi servono per la schiuma frenata aromatizzata sì. La patata piccola, che tanto devo farci un micro supplì di guarnizione, e il cetriolo gentilmente non troppo grande, grazie. Esatto, devo praticargli un taglio spiraliforme centrale che richiami le cromature del mio piatto di design.
[ROM] Uehi Carletto, t’ci incora a e mond, c’ut avnéss un colp! Scolta, mi dai sette etti di radisén… sì quelli grossi che pizzicano anche un po’, che alla moglie piacciono da strusiare nell’olio buono, che dice che fa i rutti che poi digerisce. Le patate me ne dai tre chili che faccio il purè anche per la vicina che ieri m’ha dato il cotechino che fa suo cognato. I cetrioli no, quelli lì se li mangiano poi i vegini, vegatti, vego… eh, quelli lì. Che me an so’ miga un cunej!

** Dal macellaio **
[ITA] Buonasera, senta mi taglierebbe cortesemente una fettina sottilissima di lombo di vitello? Mi raccomando MAGRA! Ecco… sottile… più sottile… ha presente quella rimasta attaccata al coltello? Ecco, la metà. Grazie. E poi mi fa 55 grammi di macinato di suino ma… per favore… non dica niente alla mia signora quando viene con me, che lei non sa che così facendo le aumento il tasso di LDL nel sangue di uno 0,3 %. Grazie mille.
[ROM] Scolta, Giusberto, c’hai rimasto delle ossa che devo fare il brodo? Oh, ecco, bravo, che l’altro giorno le avevi finite e m’è toccato bollire mia suocera. Alora, mi dai par favòr… dunque ce l’hai il mezzo baghino? Sì, mezzo… come sarebbe a dire “solo”, siamo io e la moglie! Dici che è pochino? Va bè, dammelo intero che tanto poi devo fare il ragù ai ragazzi dell’ARCI e quelli tra un po’ si mangiano anche il busto di Stalin con la fame che c’hanno. Slungami anche quei salami da graticola che c’hai là dietro… no fé e patàca che lo so che li tieni lì dietro come delle reliquie! Dai dai dai, che c’ho da far dei giri, ancora.

** In merceria **
[ITA] Buonasera signora, gentilmente mi potrebbe dare un bottone uguale a questo? Gentilissima, la ringrazio.
[ROM] Ciao Rita. Scolta mi daresti… dì un po’ ma sei andata dalla parrucchiera? Os-cia se stai bene così! Sì che mi piace, che c’hai la francia che ti scende sulla fronte li’ davanti. Sì ma comunque te c’hai anche la svezia un po’ più giù, ‘sto vestitino ti sta che è una meraviglia! Ti strizza tutta e ti fa uscire due… Ma no, dammi retta, che te sei bella come può esser bella… non so, c’hai presente la melagrana? Rossa, colorata, un po’ aspra ma anche tanto dolce, che quando la apri è tutto un piacere… come dici? Che te i bottoni qui li vendi ma io te li attacco? Ma no, sciocchina, potrei essere tuo zio! Dai, dam un butòn precìs a quest.

** Allo stadio **
[ITA] Certo che qui in tribuna d’onore si ha proprio una visione del gioco invidiabile, nevvero PierMario? Oh… guarda… guarda… rete! (applaude senza scomporsi). De-li-zio-sa azione, figliuolo. Oh buon pomeriggio Silvio, bella la nostra segnatura vero?
[ROM] PUTTANADCLAVIGLIACABOIADESINGULERI! CE-SE-NA! CE-SE-NA! CE-SE-NA! Dai che la rimediamo puttana rospa! CESIRA! Slungami il panino con la coppa che porta bene. Lo so che son le quattro e venti, c’ho fame! Mangio anche stasera, te no t’preocupé. ARBITROOOOOOOOOO!! CORNUTOD’ECAZ! QUELLO ERA FALLOOOOOOH! (poi si sporge con tutta la panza nuda sopra a quello della fila davanti e urla al suo giocatore, in un impeto di coerenza) SPACCACI UNA GAMBAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!

** A letto **
[ITA] Cara, io ti amo e ti desidero più del primo giorno che ti vidi in piedi davanti alla Bocconi. I tuoi fianchi voluttuosi mi suscitano pulsioni che non credevo possibili per un uomo della mia età.
[ROM] Scolta, a me mi piaci di più quando ti metti bocconi. Poi fà te, basta che me la dai che ho detto giù al bar che stasera bollavo quindi non farmi far figure. Mo sì mo sì che ti amo, se no non stavo mica con te ancora, no? Dai che il Biafra sta facendo effetto e mi vien su il coso.

(il Nero)

Articolo tratto dalla pagina Facebook “Sa fet a qué”