Aget Imola – Credito di Romagna: 66-68
In un PalaRuggi gremito in ogni ordine di posti – con 600 rumorosissimi forlivesi – va in scena un derby tiratissimo deciso all’ultimo secondo da una magia di Saccaggi (foto Pier Paolo Longo). D’obbligo, in questi casi, partire dalla fine. Forlì è ad una sola lunghezza (66-65) e a 34 secondi dalla fine coach Esposito chiama un time out. Aiutata dalla ‘pochezza’ in playmaking di Young che tiene la palla per oltre 15″ la FulgorLibertas è qui che costruisce la vittoria. La difesa forlivese regge anche perchè Young non è che nell’ultima azione crea delle difficoltà, l’americano imolese decide finalmente di passare la palla a Niles. Quest’ultimo si inventa un tiro nonostante un equilibrio precario e viene stoppato da Sergio. Parte il contropiede fulmineo e Saccaggi da 9 metri infila il triplone megagalattico del +2. Altro time out. Mancano 6 decimi di secondo. Nonostante il tempo molto esiguo, in pratica un respiro, Turel esce da un blocco e tira: anche lui male scheggiando il ferro del canestro.
Forlì esulta. Imola resta di sale ripensando al +17 del 16′ (36-19). Forlì gode come un riccio gustando per la prima volta la seconda vittoria consecutiva ottenuta praticamente senza Ferguson e con un Crow stoico. Ferguson infatti dopo 8′ e 2 punti realizzati subisce un infortunio alla spalla in uno scontro col compagno Cain. L’americano è stato portato in ospedale e non dovrebbe essere nulla di grave. Domani ci saranno ulteriori esami anche se in questi casi la cautela è sempre d’obbligo. Crow non ha sporcato il tabellino ma è stato in campo 21′.
Crow infatti a causa del suo infortunio non doveva giocare, non si è allenato per più di una settimana, ed entrando in campo poteva peggiorare il suo infortunio. Stoico è il primo e unico aggettivo che ci viene in mente. Il Credito di Romagna doveva tenere botta all’inizio di gara e reggere l’urto di Imola. Questo insomma era l’obiettivo che coach Galli si era raccomandato per tutta la settimana. I suoi ragazzi però, nel primo quarto, non hanno messo in pratica il piano partita giocando un pessimo primo quarto. Persino Cain all’inizio ha sofferto come raramente si è visto quest’anno.
Poletti nei primi minuti infatti ha messo in seria difficoltà il lungo americano. I forlivesi però sono riusciti a restare vicini ai padroni di casa grazie ai “bambini” Gualtieri e Basile, autori di due triple. Utile ovviamente anche la bomba di Sergio, ma qui si ferma in pratica la cronaca offensiva romagnola dei primi 10′. Il secondo quarto è andato leggermente meglio, ma veramente di poco. E difatti si arriva al fatidico -17 dal quale poi Forlì ha costruito col cuore il successo. Annusato il baratro l’Araba Fenice biancorossa è risorta. Come? Nel secondo tempo c’è stata un’altra storia. A dar manforte al solito Cain, con fuori l’Usa Ferguson, a fare il secondo americano è stato Sergio. Un iradiddio.
Sergio ha inventato 2 schiacciate con difesa schierata, poi ha messo dentro una tripla che dal -6 ha portato i suoi al -3 poi il canestro del -1. Monumentale. Eliantonio? Inguardabile. Nei lunghi Forlì ha sofferto parecchio spendendo troppi falli proprio sui lunghi. Oltre a Cain e a Sergio ottima la partita di Basile. Ci siamo dimenticati dell’eroe della serata? Saccaggi? Lorenzo non ha fatto vedere grandi percentuali: 6/16 da due e 0/7 da tre. Ma a 3″ o poco meno dalla fine infila dai 9 metri il tiro della partita. Che dire di più?
Aget Imola: Young 9, Poletti 11, Turel 9, Dordei 8, Niles 27, Maccaferri 2, Mastellari n.e, Gorrieri, Passera, Mancin. All. Esposito.
Credito di Romagna Forlì: Cain 16, Ferguson 2, Saccaggi 23, Eliantonio, Sergio 18, Basile 6, Agatensi n.e, Gualtieri 3, Crow, Battistini. All. Galli.
Arbitri: Noce, Buttinelli, Yang Yao.
Parziali: 22-15, 41-30, 56-48
Valentino Piolanti