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L’architettura dei regimi totalitari fra società di massa, propaganda e idea di modernità

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Ultimo aggiornamento:

Sabato 1 giugno, alle ore 10,00, nella sala Albertini di piazza Saffi 50, a Forlì, è in programma la manifestazione inaugurale della mostra “L’architettura dei regimi totalitari fra società di massa, propaganda e idea di modernità”. L’esposizione è il frutto di un lavoro di studio sui temi affrontati dal progetto Atrium, col quale si riflette ulteriormente sul patrimonio individuato, contestualizzandolo nel periodo di appartenenza, nel territorio in cui è situato e nei suoi legami con il presente.

Il percorso che ha portato alla mostra ha coinvolto docenti e studenti dell’università di Bologna e di sette scuole superiori di Forlì. I docenti hanno proposto un percorso laboratoriale, sviluppandolo attorno al tema del “totalitarismo” preso in considerazione da vari punti di vista. Sono state proposte tre coppie di “parole chiave”: Progresso-Futuro, Democrazia-Propaganda; Modernizzazione-Società di massa. Ogni scuola ha lavorato partendo da esse ma affrontando anche altri temi, prendendo in considerazione tutta una serie di luoghi collegati al progetto Atrium. Studenti e docenti hanno quindi sviluppato i loro lavori con linguaggi, tematiche e strumenti diversi, partendo dai propri interessi e dalle proprie specificità. Il risultato è una mostra arricchita da vari tipi di materiali comunicativi: pannelli, plastici, filmati, diapositive, disegni e documenti scritti. In alcuni casi più scuole hanno toccato gli stessi argomenti, esprimendo però punti di vista e livelli di approfondimento diversificati.

Il percorso della Mostra

La sequenza dei materiali della mostra è ispirata ai vari momenti della vita di una persona nella Forlì durante il Ventennio. Nella prima parte del percorso si trovano materiali riferiti al tema della scuola e della formazione durante il fascismo. Nella sezione successiva è inserito materiale dedicato al passaggio dalla giovinezza alla vita adulta nella Forlì di allora. Le scuole hanno lavorato molto sulla Casa del Balilla o ex-Gil, nonché su alcune istituzioni e alcune caratteristiche della politica educativa fascista. Una serie di materiali presentano la rivoluzione architettonico-urbanistica di Forlì dalla nuova stazione ferroviaria inaugurata nel 1927 agli edifici del centro storico di Forlì, dal Palazzo delle Poste e Telegrafi al Palazzo INFPS, dal Palazzo del Governo al Palazzo di Giustizia e alle Palazzine Bazzani-Benini, rappresentate in plastico. Un’altra sezione della Mostra comprende la parte internazionale del lavoro delle scuole, quella cioè dei riferimenti agli altri Paesi aderenti al progetto Atrium.

Trovano qui spazio dei pannelli sull’iconografia del potere nelle dittature dell’Est Europa, nonché alcuni approfondimenti su casi specifici. Una parte della mostra, infine, è dedicata ai contenuti multimediali; è infatti possibile assistere alla proiezione di diapositive e brevi filmati, montati in una sequenza che riprende idealmente il suo percorso.
Hanno collaborato alla realizzazione della Mostra: MIREES (Master in Interdisciplinary Research Studies on Estern Europe – UNIBO), Istituto Aeronautico “Baracca”, Istituto Geometri “Alberti”, Istituto Tecnico Commerciale “Matteucci”, Istituto Tecnico Industriale “Marconi”, Liceo Artistico e Musicale Statale, Liceo Classico “Morgagni”, Liceo Scientifico “Fulcieri Paulucci de Calboli”.
Orari di apertura: dal lunedì al sabato: ore 9,30-12,30; 16,30-18,30. Apertura straordinaria: domenica 2 giugno. Il 13, 14 e 15 giugno apertura serale: 16,30-22,30.