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Ristorante Burani di Reggio Emilia

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Ultimo aggiornamento:

Continua il nostro viaggio nei ristoranti. 4live da oggi lo farà con Gigi Arpinati, che alcuni anni fa fu un collaboratore di Luigi Veronelli.

A pochissimi minuti dal casello A14 di Reggio Emilia, trovate questo locale che vi segnalo: Ristorante Bar Burani Snc via Gramsci, 92 a Reggio Emilia tel. 0522 – 516761 o 518787 – referente: Stefano Burani (figlio; direttore di sala). Orari: Aperto solo a mezzogiorno dal lunedì al sabato incluso; chiuso la domenica e la sera (conviene prenotare poichè dopo le 13,30 solitamente si riempie). Menù della tradizione locale con alcune divagazioni a tema. 

Piatti offerti: Tortelli zucca; tortelli erbe; cappelletti; tagliatelle; al venerdì spaghetti col tonno; i secondi piatti della tradizione locale: bolliti (ottimo il cotechino “senza salnitri”, raro a trovarsi); affettati di prosciutto crudo e culatello; “culaccia”; stinco al forno; arrosti; vitello tonnato; verdure cotte e al forno; insalate miste veramente “miste”; ecc. Cosa prediligo. La cucina è seguita dalla famiglia più alcune dipendenti, direi tutte donne in cucina: Stefano Burani e due ragazze servono a tavola.

Primi. Amo i tortelli di zucca. Si nota l’influenza della vicina Mantova, qui i tortelli di zucca sono comunque con meno amaretto (a Mantova sono dolcissimi) e a me piacciono così leggeremente dolciastri; sono rigorosamente fatti a mano, di media dimensione e ben farciti. I tortelli li servono col condimento che vuole il cliente: io consiglio “burro & salvia” poichè il sapore dell’interno del tortello non sarà coperto da “pesanti” sughi. Poi uso mettere molto parmigiano, ricordiamoci che siamo nella patria del formaggio più imitato del mondo e in zona troverete molti caseifici (consiglio quello di Costacurta, nella campagna a pochi chilometri, altrimenti le “Vacche Rosse”, fantastica razza che troverete più lontano nel caseificio vicino al “Motti”).

Sono anche serviti i classici tortelli simili ai nostri, di verdura, buoni. Loro usano proporre un condimento bianco con cipolla e soffritto vario. Buonissimi anche i tortellini, direi solo serviti ed abbinati in brodo. Tutto ciò che mangi qui è genuino e fatto in casa, una cucina che esalta quasi in fase di “miraggio” vista la cucina moderna e la fretta imposta dal ritmo di vita da “prova speciale di un rally”. Altri primi li troverai e li potrai valutare, è tutto buono. Poi le lasagne, sono da favola.

Sui secondi, spendo alcune parole sui bolliti: sono serviti dalla cucina, cioè non esiste (peccato) il carrello che gira per i tavoli (mitico e storico quello di Giovanni a Padova), i bolliti sono i soliti, lingua, manzo, gallina, cotechino, ecc. Da notare, importante, il cotechino è artigianale, fatto da un macellaio in zona per loro, ed è senza ‘salnitro’ difatti è ben digeribile. Consiglio di abbinare il loro purè di patate, naturalmente fatto dalle patate vere, e non in “busta” come lo trovi sulla ristorazione veloce “fast-food” (lo dico per mia conoscenza del settore macchine alimentari: ahimè, è pieno di additivi che ti rovinano il fegato).

Altro secondo da servire è l’arrosto, lo stinco di maiale al forno, il vitello tonnato che a me piace tantissimo: qui serve aprire una parentesi sulle salsette che coprono il vitello tonnato. Intanto è vitello e NON maiale, eppoi le salsette tonnate vanno fatte al momento e sono di una leggerezza e sapore senza pari. A volte si fanno proposte fuori dal menù reggiano, ma a me piace stare sul “classico”.

Contorni: c’è di tutto, dalla insalata mista (veramente “mista”), alle verdure bollite, cotte e al forno, tutto di qualità e fresco di giornata. Condimenti con aceti balsamici anche di alto valore ed olii di oliva extra vergini di etichette liguri, “diverse” e brisighellesi.

Dolci: quello che è favoloso, a mio avviso è la zuppa inglese, rigorosamente fatta in casa d’un sapore unico. Altri dolci tipo semifreddi ecc.

Vini: grande scelta di etichette locali, molti lambruschi e vini bianchi. La cantina prosegue nell’attiguo bar con le solite bottiglie di superalcoolici ed il caffè che è torrefazione Cagliari. Da notare la grande scelta di cioccolatini ottimi abbinati al caffè che consiglio di bere rigorosamente amaro, prima però dovrete aver mangiato un bel cioccolatino fondente.

Spesa: è nella media ed è accettabile se pensi al livello di qualità del cibo che stai mangiando. Come raggiungere il ristorante: esci al casello di Reggio Emilia, vai diritto e alla prima rotonda vai diritto, curvi a sinistra poi ti trovi a seguire una serie di rotonde e arrivi su una bella 4 corsie, in un grande “rondò”: a quel punto giri a sinistra e quindi prosegui e al tondo successivo giri a destra. Adiacente ad una stazione di servizio “Esso”, troverai il ristorante.

Dimensione del locale e parcheggio: ristorante di media dimensione, non molto “fighetto”, ma pulito e con una linea professionale serissima. Una grande sala ed una saletta laterale piccola (attenzione che questa saletta da piena rimbomba fastidiosamente per il vociare dei commensali). Parcheggio esterno di grandi dimensioni. Zona “tranquilla”.