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Una mostra fotografica per ricordare Carmen Silvestroni

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Carmen guarda Carmen – Immagini e autoritratti” è il titolo della mostra fotografica in ricordo di Carmen Silvestroni, che si terrà in piazza Saffi nella sala Albertini dal 15 al 27 settembre. Oltre alle immagini verranno esposti anche venti autoritratti dell’artista forlivese scomparsa nel 1997.

La mostra è organizzata da un gruppo di amici di Carmen. Le foto di Carmen, da sola o in compagnia di amici, sono tutte state scattate da Ferdinando Cimatti, in epoche diverse, all’interno dello studio di via San Pellegrino Laziosi. Insieme a queste foto verranno esposti oltre venti autoritratti, scelti tra quelli eseguiti da Carmen dal 1958 fino a poco prima della sua dipartita.

La mostra è corredata da un catalogo curato da Gabriele Zelli in collaborazione con Rosita Silvestroni. Carmen Silvestroni nasce a Forlì il 28 gennaio 1939 in una grande casa voluta dal padre per una famiglia che contava dodici persone: due genitori, nove figli e una nonna. Nel 1960, sotto la guida dei maestri Angelo Biancini e Carlo Zauli, conseguì il diploma presso l’Istituto per la ceramica di Faenza.

Immediatamente dopo il professor Sergio Selli le affidò il restauro della statua di San Mercuriale, tuttora posta sotto l’altare maggiore della basilica in Piazza Saffi a Forlì. Varie furono poi le esperienze artistiche e lavorative di Carmen Silvestroni: decoratrice in una fabbrica di ceramica a Rimini, cartellonista alla Fiera di Forlì, insegnante presso la scuola regionale d’arte di Grammichele in provincia di Catania.

Dopo il soggiorno siciliano si iscrisse all’accademia di belle arti di Bologna e, nel 1966, conseguì il diploma con una tesi sulla scultura precolombiana. Nello stesso anno prese studio in via Pellegrino Laziosi, dove restò per oltre trent’anni. Fondamentale nella formazione di Carmen risultò l’insegnamento del professor Umberto Mastroianni, direttore dell’accademia di Bologna, dove, dal 1967 al 1995, la Silvestroni ebbe una cattedra da docente in “Plastica Ornamentale”.

Nel suo cammino artistico e umano la Silvestroni fu sempre sospinta da un’attrazione innata per i dimenticati, per le diversità culturali e per le civiltà lontane che la portarono a intraprendere numerosi viaggi di ricerca nel mondo, soprattutto in Europa dell’Est, Nord Africa, Asia e Medio Oriente. Da ogni viaggio Carmen tornò con influenze nuove che riversò poi nella sua arte.

I suoi ultimi viaggi la portarono in America Latina, in particolare in Costarica, dove stabilì una collaborazione con l’accademia delle belle arti di San Josè, e in Venezuela, dove fondò, insieme a Padre Marcello Vandi, una scuola di ceramica per i ragazzi della missione Carupano. Ma una malattia inesorabile interruppe i suoi progetti: Carmen Silvestroni si spense a Forlì il 14 marzo 1997. F

ra le sue opere più importanti va citata la Scacchiera, opera lasciata dalla Silvestroni in gesso, realizzata e collocata postuma all’interno del Parco urbano “Franco Agosto” di Forlì. Si tratta di una installazione di nove figure, che via via si sollevano dalla posizione contratta fino a quella eretta, a simboleggiare il difficile percorso della donna per la conquista dell’identità e della libertà. Per visitare la mostra l’ingresso è libero.