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Agguati alle guardie giurate in Regione, l’Ugl chiede incontro alle prefetture

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Due episodi inquietanti a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro in Emilia-Romagna: un agguato alla guardia giurata nel parcheggio del Mercatone Uno di Rottofreno (Piacenza) e precedentemente l’omicidio di una guardia giurata a Savio di Ravenna. Il sindacato Ugl Sicurezza civile di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna chiama all’appello i vertici delle Forze dell’Ordine e le Istituzioni.

Agguati falliti, assalti a furgoni portavalori, guardie giurate assassinate o ferite, intimidazioni continue a suon di proiettili, bombe e fucili d’assalto che mettono a rischio in tutta Italia l’attività quotidiana di un’intera categoria professionale, anche in Emilia-Romagna, come nel caso del Savio o di Piacenza la violenza è esplosa. È arrivato il momento di unire le forze e investire del problema le istituzioni”. A lanciare l’allarme è Filippo Lo Giudice, segretario provinciale del sindacato Ugl Sicurezza civile di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna che ha chiesto uno specifico incontro ai prefetti delle tre città romagnole per concordare misure adeguate per garantire sia la sicurezza dei cittadini, sia l’incolumità di chi come le guardie giurate, ogni giorno rischia la vita, come ci ricordano tanti altri tragici casi: l’omicidio di una guardia giurata della Mondialpol in servizio allo sportello della banca Antonveneta del mercato ittico di Milano, solo per citarne uno.

“Si potrebbero raggiungere intese fra le forze dell’ordine e gli istituti di vigilanza e uffici postali o bancari per potenziare la sicurezza in occasione del trasporto dei valori. Conoscendo gli itinerari e i percorsi effettuati in determinati giorni, si potrebbero potenziare i servizi su strada e quindi assicurare una maggiore sicurezza ai mezzi che trasportano il contante o mettere a punto piani concordati per l’intervento immediato delle forze di Polizia in caso di emergenza”: è la proposta di Filippo Lo Giudice.

E poi il segretario provinciale del sindacato Ugl Sicurezza civile di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna propone: “Visto che ogni notte le Guardie Giurate debbono espletare il servizio di pattugliamento con una sola unita operativa, a differenza delle forze dell’ordine che nei turni di notte prestano servizio in due-tre , riteniamo che la classe politica debba prendere in seria considerazione la nostra problematica e porre mano al cosiddetto decreto Maroni che ha solo peggiorato le nostre condizioni di lavoro. Le guardie giurate sono obbligate a garantire la ronda notturna con un solo uomo in servizio e spesso alcuni colleghi sono costretti a fare giri ispettivi su allarme furto anche da soli, senza che la centrale degli istituto di vigilanza fornisca una vettura di supporto. Così non si può andare avanti. Chiediamo che i prefetti intervengano”: è la richiesta di Filippo Lo Giudice che ha chiesto un incontro urgente dedicato a questa tematica ai prefetti di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna.